Delitto Cerro a Fondi, sopralluogo ad oltranza del Ris

*Gli uomini del Ris alle porte della mansarda*
*Gli uomini del Ris alle porte della mansarda*

Si sono conclusi a pomeriggio ormai abbondantemente inoltrato, a Fondi, i nuovi accertamenti degli specialisti del Ris di Roma nella casa teatro dell’omicidio di Silvana Cerro.

Giunti nella mattinata di giovedì, poco dopo le 10, gli uomini della scientifica, che dalla scena del crimine avevano già acquisito diversi reperti, si sono messi a caccia di tracce organiche e – soprattutto – di impronte dattiloscopiche, per quello che è il secondo sopralluogo nella palazzina su tre livelli al civico 5 di via Pascoli.


*Ore ininterrotte di lavoro*
*L’arrivo degli specialisti*

Accertamenti tecnici irripetibili andati avanti per lunghe ore, in maniera certosina, dato che ogni pur piccolo particolare potrebbe risultare una prova schiacciante ai fini delle indagini.

Grande attenzione è stata riservata alla piccola mansarda, dov’è materialmente avvenuto il delitto: è lì che potrebbe nascondersi qualche impronta latente, invisibile ad occhio nudo ma magari di grande utilità per un’univoca ricostruzione dell’accaduto.

Dopo aver iniziato coi rilievi fotografici, i carabinieri della sezione centrale del Ris, provenienti dalla caserma ‘Salvo D’Acquisto’, sono passati alla cosiddetta ‘supercolla’. Si tratta del cianoacrilato, composto chimico parente stretto della colla ‘Attak’. Tecnicamente, è un reagente che serve per l’esaltazione delle impronte: in pratica, una volta sparso, si deposita sulla componente acquosa dell’impronta per poi plastificare. Il risultato finale, è una sorta di calco solido.

*Ore d'ininterrotto lavoro*
*Ore d’ininterrotto lavoro*

Altro trattamento chimico utilizzato per la caccia alle impronte, quello alla ninidrina, riservato in particolar modo ai tessuti ed alle superfici porose.

Al sopralluogo hanno preso parte l’avvocato Guglielmo Raso, che difende il marocchino Achour Taleb, ancora in carcere, e l’avvocato Maria Cristina Sepe, che invece rappresenta i familiari della parte offesa, la 57enne Silvana Cerro.

Non c’era l’anziana proprietaria di casa Concetta Lauretti, ferita quella tragica sera: a quanto pare nel frattempo sarebbe comunque tornata a vivere nella palazzina dell’omicidio.

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