Formia Servizi, Rifondazione Comunista: “I danni ci sono, il sindaco non ha difeso la città: si dimetta”

 

*Massimo Vernetti, ex amministratore delegato Formia Servizi*
*Massimo Vernetti, ex amministratore delegato Formia Servizi*

Riceviamo dal circolo “Enzo Simeone” di Formia, partito della Rifondazione Comunista che interviene in merito ai danni procurati dalla Formia Servizi al Comune di Formia così come quantificati dalla Corte dei Conti. Chiedendo le dimissioni del primo cittadino che non ha inteso, fino a ora, costituire parte civile il Comune di Formia nel processo.


“Il 17 dicembre del 2013 il sindaco Bartolomeo, con un comunicato stampa, informò i suoi concittadini che il comune di Formia non si sarebbe costituito parte civile nel processo penale a carico degli ex-amministratori della società Formia Servizi spa, imputati per alcuni delitti di bancarotta fraudolenta relativamente al fallimento della società che ha gestito la sosta a pagamento nella nostra città.

Le motivazioni a sostegno della scelta erano in particolare che “il processo penale concerne comunque delle ipotesi distrattive e di natura documentale afferenti ai bilanci e alle scritture sociali della Formia Servizi spa che alcun danno patrimoniale hanno provocato all’Amministrazione Comunale”; che “alcun danno diverso, anche di natura non patrimoniale, si ritiene essere stato cagionato a causa dei fatti di cui alle imputazioni oggetto del processo penale predetto al Comune di Formia, avendo, di contro, l’Amministrazione Comunale, per effetto della sentenza dichiarativa di fallimento del 23/9/2010, acquisito, senza alcun costo, al proprio patrimonio indisponibile un’opera pubblica (il parcheggio multipiano di Piazza Aldo Moro, a Formia) realizzata dalla Formia Servizi spa e costata alla società stessa alcuni milioni di euro”.

Di diverso avviso pare invece essere il vice procuratore generale della Corte dei Conti del Lazio, che ha valutato in circa 1 milione e 400mila il danno provocato dal mancato pagamento, ad esempio della Tarsu, della Tosap, al Comune di Formia, detentore del 58% del capitale della società.

Chiamati a risarcire il danno oltre a tutti gli amministratori della società, anche l’ex-sindaco Michele Forte e l’assessore al bilancio Manna.

formia-serviziLe notizie sono contenute negli articoli pubblicati in data 16 Gennaio 2014, dalla giornalista BRUNELLA MAGGIACOMO, e in data 17 Gennaio 2014, dalla giornalista MARIANTONIETTA DE MEO, sul quotidiano Latina Oggi, che non possiamo che ringraziare per aver reso pubbliche le motivazioni con le quali non solo si porta a conoscenza l’opinione pubblica delle magagne che si nascondevano dietro la gestione “fin troppo allegra” della Formai Servizi, ma allo stesso tempo viene demolita completamente la tesi assolutoria del sindaco Bartolomeo, che dimostra di essere un pessimo avvocato difensore.

Non sappiamo come andrà a finire, non siamo né giudici né avvocati, ma sicuramente, con la Formia Servizi, si è scritta una delle pagine più nera della politica formiana, di cui uno dei protagonisti è proprio il sindaco Bartolomeo, che ha visto crollare sotto i suoi piedi la gestione “privatistica” delle strisce blu, per cui tanto si era speso e che continua a difendere, probabilmente anche perché ad essere chiamati a rispondere, nei tribunali, sono uomini di dichiarata fede “democratica”, sperando solo che non si nasconda dell’altro, ma di ciò se ne parlerà sicuramente nelle aule dei tribunali, luoghi sicuramente più adatti di altri per scoprire quali siano state le coperture politiche che hanno consentito agli amministratori della Formia Servizi, di poter fare i danni sanzionati dalla Corte dei Conti.

A noi rimane la possibilità di dare un giudizio politico sulla faccenda che dimostra, qualora ce ne sia ancora bisogno, della necessità di portare avanti un profonda opera di “moralizzazione” nella politica formiana, partendo dalla cacciata di una classe politica, quella attuale, indegna di sedersi in consiglio comunale, per tutti i danni causati in questi anni alla nostra comunità.

*Sandro Bartolomeo*
*Sandro Bartolomeo*

Crediamo, quindi, che il primo passo sia quello di chiedere ufficialmente le dimissioni del sindaco Bartolomeo, responsabile del tentativo di sottrarsi alle responsabilità che impone il ruolo che attualmente riveste, e cioè di difensore degli interessi della collettività, cosa che ha deciso di non fare negando la costituzione parte civile del comune di Formia nel processo contro gli amministratori e politici per il fallimento della Formia Servizi.

Ovviamente speriamo che altre forze politiche facciano propria la nostra richiesta, perché sarebbe paradossale che nessuno, tranne noi, voglia cogliere questo prezioso assist.

Solo dopo di che si potrà discutere del futuro della nostra città, liberi finalmente di una zavorra, l’attuale classe politica, ormai diventata insostenibile, se vogliamo dare a Formia un futuro migliore”.

 

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