”Antennopoli” a Cori, il regolamento comunale non convince il tribunale amministrativo

ANTENNE-140x100Il regolamento del Comune di Cori per gestire i ripetitori telefonici non convince il Tar. Il primo round di “antennopoli” ha visto così uscire sconfitto l’ente pubblico lepino e accogliere la richiesta della Wind Telecomunicazioni spa di sospendere il provvedimento con cui, il 24 settembre scorso, da Palazzo le è stato impedito di realizzare un’impianto per telefonia cellulare.

Sempre difficile bilanciare gli interessi delle compagnie telefoniche e la necessità di garantire un servizio fondamentale da un lato e tutelare da possibili rischi la salute dei cittadini dall’altro. Ogni volta che si parla di ripetitori il problema è sempre nel raggiungimento di quel difficile equilibrio. Se poi spuntano fuori atti illegittimi, o il solo sospetto che alcuni provvedimenti siano tali, tutto si complica ancor di più.


La Wind aveva chiesto al Comune di Cori di poter posizionare un’antenna di telecomunicazioni per la telefonia mobile, migliorando il segnale per gli abbonati, ma a settembre era arrivato lo stop. Il Tar di Latina, esaminando il ricorso della spa, ha ora appurato che effettivamente alla società non era stato comunicato il preavviso di rigetto della richiesta, come prevede la norma, e che non è all’apparenza destituita di fondamento l’ipotesi della ricorrente su illegittimità presenti nel regolamento comunale in tema di antenne.

I giudici, per tali ragioni, hanno accolto la richiesta di sospendere il provvedimento impugnato e la vicenda verrà discussa nel merito il 5 giugno.

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