Libero solo ammettendo la colpevolezza. La proposta all’imprenditore prigioniero in Guinea

*Roberto Berardi*
*Roberto Berardi*

La libertà in cambio dell’ammissione di colpa: secondo Massimo Alberizzi, inviato del Corriere della Sera ed esperto delle vicende del continente africano, questo sarebbe stato proposto a Roberto Berardi, l’imprenditore di Latina chiuso in una galera della Guinea Equatoriale dal 19 gennaio del 2013. Da oltre un mese si trova in totale isolamento, senza nemmeno aver diritto all’ora d’aria.

Sul sito Africa ExPress Massimo Alberizzi racconta che Roberto Berardi in questi giorni ha ricevuto in carcere la visita di un ministro locale “che gli ha offerto la libertà in cambio dell’ammissione di colpa e della rinuncia a intentare causa contro la famiglia imperiale” del dittatore Obiang, forse preoccupato per la cattiva immagine di sé che l’eco di questo caso sta diffondendo nel mondo. La proposta è stata respinta dall’imprenditore di Latina.


“L’imperativo urgente  – scrive Alberizzi – è quello di fare qualcosa, subito, per Roberto Berardi che rischia di non uscire vivo da questa avventura. Giacché il regime di isolamento cui è costretto da 40 giorni non prevede neppure l’ora d’aria in cortile”.

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