Dalla fiction alla realtà. Gianfranco Urbani, detto Er Pantera, noto agli appassionati della serie televisiva Romanzo Criminale come Er Puma, è stato condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione. Questa la sentenza che per l’ormai 75enne, romano di nascita e pontino d’adozione, ha emesso il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Tivoli, Claudio Politi. Per l’imputato, accusato del colpo milionario ai danni della Sicurtecna di Guidonia, il pm Giuseppe Mimmo aveva invece chiesto una condanna a 7 anni e 8 mesi di reclusione. Entro 90 giorni il giudice depositerà le motivazioni della sentenza e il difensore di Urbani, l’avvocato Oreste Palmieri, potrà poi ricorrere in appello. Er pantera, intanto, dopo essere riuscito a uscire dal carcere, si trova ai domiciliari a Borgo Sabotino.
Urbani è accusato di essere stato uno dei principali artefici del colpo alla Sicurtecna, l’istituto di vigilanza sito sulla Palombarese dove, nella notte tra il 22 ed il 23 dicembre del 2012, fece irruzione un gruppo di rapinatori e svuotò il caveau, mettendo le mani su 6.800.000 euro. Ad entrare in azione, nello specifico, furono cinque malviventi che, manomesse le telecamere di sorveglianza per evitare di essere ripresi, si impossessarono di sei sacchi pieni di denaro.
La Procura della Repubblica di Tivoli aprì un’inchiesta e, in base alle indagini svolte dal locale commissariato e dalla squadra mobile di Roma, ha ritenuto che i banditi avrebbero goduto della complicità di una guardia giurata, in servizio nella sede della «Sicurtecna». Si sarebbe quindi trattato di una rapina simulata e, sempre secondo gli inquirenti, nell’organizzazione del colpo avrebbe avuto un ruolo di primo piano proprio il latinense d’adozione Gianfranco Urbani. La Polizia è riuscita a recuperare parte del bottino e, su ordine delle Procure di Tivoli e Velletri, a maggio ha eseguiti sette fermi. Ritenendo le prove evidenti, il gip ha poi disposto direttamente un processo per Urbani e gli altri imputati, ma “Er pantera” ha scelto il rito abbreviato, ottenuti i domiciliari e ora per lui è arrivata la condanna.
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