Lenola, verso lo stop dei rinnovi per i terreni comunali utilizzati da ‘La Coturnice’

*Il sindaco Andrea Antogiovanni*
*Il sindaco Andrea Antogiovanni*

Un ‘blocco’ della concessione dei terreni. E’ quello che ha in mente l’amministrazione di Lenola per risolvere la querelle legata a ‘La Coturnice’, di cui si è discusso nel corso del consiglio comunale di venerdì sera.

Nelle intenzioni della Giunta guidata dal sindaco Andrea Antogiovanni, c’è infatti lo stop del rinnovo automatico relativo alla concessione dei terreni comunali che da 12 anni fanno parte dell’azienda faunistico-venatoria.


Da adesso ai prossimi due, tre mesi, si andrà a trattare con i vertici dell’azienda del presidente Adelmo Cardi per un’eventuale modifica dello statuto in tal senso, in modo da garantire uguali diritti per tutti i cittadini di Lenola, visto che parte dei terreni su cui insiste ‘La Coturnice’ sono appunto comunali, e dunque dell’intera collettività.

Un’eventualità che, per l’amministrazione, non equivale ‘a togliere’ i terreni a qualcuno, ma da inquadrarsi piuttosto come un modo per evitare nuove polemiche fra cacciatori, tra esclusioni ingiustificate lamentate da una parte ed accuse di bracconaggio lanciate dall’altra per giustificare determinate prese di posizione.

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*L’azienda nata da 12 anni*

A dispetto della delicatezza della questione, come ben sanno i lenolesi, l’assise si è svolta con toni assolutamente pacati, tanto che il presidente del consiglio comunale Marco Mastrobattista ha pubblicamente ringraziato tutti gli intervenuti per l’educazione ed il rispetto dimostrato, augurandosi che anche in futuro i lavori possano essere portati avanti in maniera ugualmente costruttiva.

C’è stato comunque spazio per un piccolo giallo. L’esponente di minoranza Severino Marrocco, assieme al compagno di banchi Fernando Magnafico l’unico ad astenersi dalla votazione sul caso-Coturnice, nel corso del proprio intervento ha affermato, tra le altre cose, di una modifica dello statuto dell’azienda, risalente al 2008 e riguardante gli organi collegiali.

Una cosa dichiarata tra lo stupore generale: al Comune, a quanto pare, non è mai arrivata alcuna comunicazione in merito, negli anni passati. Cosa che, trattandosi di un ente direttamente collegato, sarebbe dovuta essere consequenziale.

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