Sit in davanti alla Regione degli ex lsu in servizio a Terracina, Fondi e Sperlonga

"Palazzo della Regione Lazio"
“Palazzo della Regione Lazio”

A pochi giorni dal termine dei tirocini formativi degli ex LSU di Monte San Biagio, Lenola, Sperlonga, Campodimele, Formia e Castelforte, che operano presso gli ospedali di Terracina, Fondi e Sperlonga, avendo registrato il silenzio assoluto da parte della Regione, senza il cui intervento ben 38 (all’inizio erano 45) tirocinanti resteranno senza lavoro dal prossimo 1° marzo, inizieranno da oggi, mercoledi 26, un sit in permanente sotto la Regione.

Lo annunciano, in un comunicato stampa, Giancarlo Ferrara e Ida De masi della federazione poteri locali pontina. Lo hanno comunicato al Presidente Nicola Zingaretti, all’assessore al Lavoro Lucia Valente, alla Direzione Regionale Lavoro e alla Direzione Regionale Salute della Pisana.


“A cinque giorni dalla scadenza dei tirocini formativi, 28 febbraio, degli LSU della ASL di Latina, nonostante i numerosi incontri, la richiesta di tavoli tecnici, gli impegni verbali dell’Assessore e di rappresentanti politici locali, ad oggi non si è avuto alcun incontro formale ne riscontri tecnici che potessero far credere realmente ad un impegno della Regione per trovare una soluzione per questi lavoratori. Caro Presidente gli annunci, gli articoli sulla stampa ed i convegni, non servono a molto se non vengono seguiti da reali interessamenti ed impegni dei funzionari preposti a realizzare gli obiettivi e le volontà dell’Amministrazione.

L’assurda vicenda che stanno vivendo gli LSU tirocinanti della ASL di Latina si sta consumando nel completo disinteresse della Regione, anche se sarebbero percorribili varie soluzioni immediate che garantirebbero il proseguimento della prestazione di questi lavoratori presso la ASL che ha richiesto l’autorizzazione a instaurare rapporti a tempo determinato con i predetti lavoratori (vista la legge di stabilità n.147/2013 e la legge 125/2013), o al peggio di procrastinare i termini per i tirocini formativi fino alla concorrenza delle somme ancora disponibili presso la ASL, appositamente rimesse dalla Regione a suo tempo, ma ad oggi nessuno risponde.

Riteniamo, Sig. Presidente, che Lei non possa seguire tutte le vicende che quotidianamente  esplodono nella Regione Lazio per la attuale situazione socio economica, ma riteniamo anche che queste non possano costituire alibi  per chi è addetto ad affrontare i problemi, che a volte si possono risolvere con un minimo di attenzione e di impegno. Le rivolgiamo pertanto la preghiera di intervenire affinché venga dato riscontro alla nota della ASL di Latina e si garantisca la continuità della prestazione dei predetti lavoratori presso la ASL stessa. Le facciamo presente che questi lavoratori sono nel bacino LSU da 16 anni e da allora vivono continue odissee indegne di un paese civile! Rischiano ancora una volta di rimanere senza alcuna forma di sostegno economico per la mancata attenzione al loro problema da parte di chi potrebbe trovare facilmente una soluzione, anche se temporanea, viste anche le proposte della ASL di Latina. Questi lavoratori hanno una situazione diversa dagli altri LSU per i loro trascorsi travagliati e per la loro attuale situazione, per cui hanno necessità di una attenzione e soluzione diversa! I lavoratori LSU nel chiedere un suo diretto interessamento, Le comunicano che inizieranno dal giorno 26 febbraio prossimo un sit-in permanete sotto la Regione Lazio – Piazza Oderico da Pordenone- sino a che non sarà loro dato ascolto e non sia garantito un intervento della Regione”.