Casa dello studente: “L’Ater è con noi, Laziodisu che fa?”

Il coordinamento della Casa dello Studente  di Latina fa il punto della situazione e lancia un appello a Laziodisu affinchè ascolti le ragioni di universitari e lavoratori: “Pronti al confronto con tutti i soggetti coinvolti”.

“In merito alla chiusura della casa dello studente e del nostro presunto trasferimento, 40 giorni fa è iniziata la nostra mobilitazione. Il primo passo è stato quello di creare un coordinamento, il “Coordinamento Casa dello Studente Villafranca”. Abbiamo fatto presente il nostro dissenso ai dirigenti di Laziodisu, portando alla loro attenzione l’inadeguatezza della struttura alternativa, Victoria Palace Hotel, in quanto nata come albergo e non come casa dello studente ma non abbiamo ancora ricevuto una risposta soddisfacente in merito alle nostre richieste”.


” A seguito di questo abbiamo coinvolto la città di Latina, a tal proposito ringraziamo la Cgil, Usb, Forum pontino diritti e beni comunie, Federconsumatori, il capogruppo di Fi Giorgio Ialongo, Sinistra Ecologia e Libertà, Valore Donna… che hanno condiviso le nostre ragioni. Noi abbiamo scelto di investire su Latina, sul Polo Pontino, basandoci sui servizi che questa poteva darci e il servizio principe è la Casa dello Studente, che grazie alla posizione strategica e ai comfort che ci offre ci permette di proseguire i nostri studi senza disagi. Infatti, le Università si trovano a pochi passi dalla struttura e la vicinanza dalle autolinee ci permette di raggiungere gli ospedali, dove molti di noi svolgono tirocinio, senza troppi problemi. Per questo motivo – scrive il coordinamento – non possiamo accettare le proposte di Laziodisu nel trasferimento né presso il Victoria Palace Hotel, né presso gli appartamenti in Q4 di appartenenza di Laziodisu in quanto sistemazioni peggiorative della nostra condizione”.

“Comprendiamo la necessità di ridurre gli sprechi ma il dogma del pareggio di bilancio non può essere motivo di un peggioramento di servizi che abbiamo meritato e che paghiamo. In tutto ciò abbiamo l’appoggio dell’Ater che garantisce l’intenzione di voler mantenere questa struttura come casa destinata agli studenti, ricordando che come tale è nata. Rinnoviamo l’invito all’apertura di un tavolo di confronto tra Laziodisu, Ater, Regione Lazio e parti sociali interessate affinché la questione si risolva nel miglior modo possibile per tutti i soggetti interessati”.