Sabaudia, variante per la costruzione di uno stabilimento di prodotti tipici indiani. Il Nipaf acquisisce gli atti

comune sabaudiaLa querelle che vede al centro del dibattito la comunità indiana di Sabaudia ha stimolato anche l’attenzione della Procura della Repubblica di Latina che stamattina ha inviato gli uomini del Nipaf in Comune per sequestrare gli atti relativi al rilascio della variante al prg con la quale è stata rilasciata l’autorizzazione a costruire un impianto per la realizzazione di prodotti tipici indiani.

La questione ha, però, origini più remote. E’ ormai da tempo che si susseguono le polemiche intorno all’acquisto da parte della comunità indiana di un appezzamento di terreno nella zona artigianale di Sabaudia, all’interno dell’area del Parco del Circeo.


In quel lotto avrebbero già costruito la struttura grezza che dovrevve essere finalizzata all’allestimento di uno stabilimento di produzione di cibi tipici. E ultimamente, dopo il rilascio del permesso a costruire, l’amministrazione comunale di Sabaudia avrebbe anche provveduto ad effettuare una variante al Piano regolatore generale. Non senza conseguenze. In particolare un consigliere comunale avrebbe manifestato il sospetto che quella costruzione sarebbe destinata ad altro uso: la realizzazione di un tempio.

Ma a parte l’animosità scaturita dal sospetto di un fine differente da quello annunciato di quella costruzione, la questione sulla quale si è soffermato anche l’assessore del Comune di Sabaudia pare sia stata la mancanza del nulla osta dell’ente Parco del Circeo alla variante. Motivo per il quale il componente dell’esecutivo avrebbe avviato l’iter per la revoca della medesima variante.

Una situazione assolutamente poco chiara in merito alla quale anche la Procura intende fare chiarezza.