Bretella Roma-Latina, i grillini interrogano il Governo

 

*Cristian Iannuzzi*
*Cristian Iannuzzi*

Il progetto dell’autostrada Roma-Latina, opera attesa da anni e da anni rimasta solo sulla carta, non convince affatto i grillini. La deputata Federiga Daga, insieme a sette colleghi, tra cui il pontino Cristian Iannuzzi, ha presentato un’interrogazione ai ministri dell’ambiente, dei trasporti e dell’economia.


Gli otto onorevoli hanno ricostruito la storia recente delle azioni compiute da parte dello Stato per realizzare l’arteria stradale, evidenziando le bacchettate inflitte lo scorso 24 aprile dalla Corte dei Conti al piano-economico finanziario dell’opera e che ad oggi il costo presunto dell’intervento è  di 2,7 miliardi di euro, mentre al 31 ottobre 2013 risultano disponibili soltanto 2 miliardi. Altri poi i dubbi dei pentastellati:

“Va considerato il pregiato patrimonio paesaggistico e ambientale, sottoposto a specifici vincoli di tutela che verrebbero drasticamente distrutto da un intervento come questo. Il tratto autostradale a sei corsie di circa 16 chilometri, compreso fra lo svincolo con la A12 e Tor de’ Cenci, attraversa un comprensorio dell’Agro romano di eccezionale rilievo paesaggistico e ambientale. Il tracciato dell’opera autostradale interessa inoltre il Parco regionale di Decima-Malafede e incide direttamente sul Sito d’importanza comunitaria Sughereta di Castel di Decima, inserito nella rete Natura 2000 e protetto ai sensi della direttiva comunitaria 92/43/CEE”. E ancora: “Il progetto in questione si sviluppa, per alcuni tratti, a ridosso di quartieri urbani densamente popolati, con particolare riferimento ai comprensori di Vitinia, Mezzocammino, Villaggio Azzurro e Tor de’ Cenci, con prevedibile e pesante impatto sull’inquinamento acustico e atmosferico e sulla vivibilità di aree abitative consolidate, anche in considerazioni delle previsioni di traffico pesante. Il tracciato autostradale attraversa la Riserva naturale statale del Litorale Romano, con riferimento specifico all’area di riserva integrale del Drizzagno di Spinaceto, e  non risulta che l’ente gestore della suddetta Riserva naturale statale abbia mai espresso il parere di propria competenza sul progetto dell’opera autostradale”.

Gli otto deputati hanno così chiesto ai tre ministri di attivarsi per garantire la coerenza e sostenibilità economica ed ambientale dei complessivi interventi infrastrutturali programmati sul territorio, “considerando la possibilità di tornare ad una formulazione dell’opera fondata su un iter autorizzativo verificato che disponga della necessaria copertura finanziaria, che tenga conto della progettazione dell’ulteriore tratta autostradale di collegamento del corridoio tirrenico con l’A1 Milano-Napoli, e nel quale si considerino prioritarie e inderogabili le opere relative alla messa in sicurezza dell’attuale viabilità di collegamento tra Roma e Latina, l’intermodalità ed ogni altra forma di riduzione del traffico su gomma, nonché la tutela delle aree protette”.

Chiesto poi di evitare un irreparabile impatto paesaggistico e ambientale e, “considerate le gravi carenze e incongruenze rilevate dalla Corte dei conti”, di sospendere e revocare le procedure di approvazione e finanziamento di tali tratte autostradali, anche “in relazione agli impegni assunti dal Governo in materia di riduzione del consumo di suolo, trattandosi in questo caso della distruzione di alcune migliaia di ettari di grande valore agricolo, paesaggistico e ambientale”.