Le esperienze formiane di Ingrao, Albertelli e Gesmundo in una conferenza dell’ex preside Nilo Cardillo

 

*Pietro Ingrao*
*Pietro Ingrao*

“Tra le mura del Liceo Vitruvio ho udito per la prima volta il nome di Lenin e ho incominciato a parlare di libertà”. L’esperienza giovanile di Pietro Ingrao, gli anni della formazione tra le mura del glorioso liceo formiano sono l’oggetto della conferenza che l’ex Preside Nilo Cardillo terrà sabato 12 aprile alle ore 10 presso la sala Ribaud del Comune.


L’appuntamento apre il calendario di eventi culturali organizzato dall’amministrazione comunale di Formia  per festeggiare i 99 anni di Ingrao. Sarà l’occasione per passare in rassegna uno dei periodi più drammatici e gloriosi della storia d’Italia, per parlare di antifascismo, della lezione etica e politica impartita al giovane Ingrao da Pilo Albertelli e Gioacchino Gesmundo, professori dell’allora Regio Liceo-Ginnasio di Formia tra il 1930 e il 1933, trucidati dai nazisti alle Fosse Ardeatine. “In quel liceo formiano – scrive Ingrao – conobbi i primi germi di una eresia politica. E la prima critica al regime fascista mi venne da maestri giovanissimi, quasi della mia stessa generazione”.

Filosofo e grecista, Albertelli (1907-1944) è stato autore di contributi significativi nel campo della ricerca filosofica. Fu arrestato nel 1928 e condannato a cinque anni di confino per la sua attività antifascista. Dall’occupazione nazista del 10 settembre 1943, svolse a Roma una intensa e coraggiosa opera di organizzazione delle formazioni “Giustizia e Libertà”. Fu membro del Comitato Militare del Corpo Volontari della Libertà e tra i fondatori del Partito d’Azione.

Gioacchino Gesmundo (1908-1944), docente di storia e filosofia, fu partigiano e militante antifascista fin dagli anni ’30. Alla caduta di Mussolini si iscrisse al Partito comunista e, dopo l’8 settembre 1943, entrò nelle fila del movimento di liberazione componente dei Gap romani, divenendo uno degli animatori del Comitato di Liberazione Nazionale e redattore capo dell’edizione clandestina del quotidiano “L’Unità”.

Albertelli e Gesmundo furono arrestati durante l’occupazione nazista per la loro attività a sostegno della Resistenza, sottoposti ad atroci torture e trucidati alle Fosse Ardeatine insieme ad altri 333 civili. Entrambi sono stati insigniti della Medaglia d’oro al valore militare partigiano.

Alla loro memoria è dedicata la biblioteca del Liceo Classico “Vitruvio Pollione” di Formia.