Caos all’ospedale di Fondi, il Comitato bussa al Prefetto

*Il 'San Giovanni di Dio'*
*Il ‘San Giovanni di Dio’*

L’intervento dei partiti di maggioranza di Fondi sul ‘San Giovanni di Dio’, incentrato sul totale blocco, per maggio, delle attività di Chirurgia ed Ostetricia, prende le mosse da una missiva del Comitato pro ospedale presieduto da Lucio De Santis.

Indirizzata al direttore del Presidio Centro Sergio Parrocchia e, per conoscenza, al direttore sanitario Michele Caporossi ed al sindaco Salvatore De Meo, nasce a sua volta dalla risposta dello stesso Parrocchia alla richiesta di incontro con Caporossi di recente avanzata dal Comitato.


Una missiva, quella appena inviata, con cui si chiama in causa anche il prefetto di Latina Antonio D’Acunto, ‘avvertendo’ tra le righe le alte sfere dell’Azienda sanitaria.

“Nella lettera di risposta del 30 aprile lei ci assicurava la massima disponibilità verso la struttura ospedaliera di Fondi, senza precisarci la funzionalità delle sale operatorie di Fondi e Terracina”, scrivono De Santis e i suoi. “Apprendiamo, nel frattempo, che questo suo amore verso l’ospedale di Fondi non trova alcun riscontro, poiché nel mese di maggio non è possibile eseguire alcuna attività per le specialità di Chirurgia e Ginecologia per assenza di anestesisti. Lei è a perfetta conoscenza che ci sono più di 150 persone in lista d’attesa per interventi chirurgici. Pazienti, in alcuni casi, affetti da tumori maligni. La preghiamo, vista la sua disponibilità, ad attivarsi immediatamente da un punto di vista umano e di cominciare a dimostrare quello che dice. Siamo convinti – concludono dal Comitato – che il dottor Caporossi non sia a conoscenza di questa scempiaggine. Noi informeremo di questa situazione il Prefetto”.

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