Deficit di democrazia nel Comune di Terracina, il consigliere di Sel Marzullo si appella a D’Acunto e Pilozzi

Vittorio Marzullo di Sel
Vittorio Marzullo di Sel

Ho segnalato, in questi ultimi tre anni di consigliatura presso il Comune  di Terracina un grave deficit di democrazia che tende fondamentalmente a mettere  fuori del gioco democratico chi non si adegua.

 Il sottoscritto, Consigliere Comunale a Terracina, non si è mai adeguato  e quindi da sempre subisce illegali discriminazioni.


 Il problema che oggi pongo è un problema posto più volte alla vostra  attenzione, a sua Eccellenza addirittura ho presentato un dossier personalmente  nelle mani del suo capo gabinetto senza che la situazione si  modificasse.

 I fatti a cui faccio riferimento sono le interrogazioni presentate e che  da anni non trovano risposte, ne scritte ne verbali in Consiglio Comunale, in  contraddizione alle più elementari norme di legge, dello statuto e del  regolamento del Consiglio Comunale. Oggi la situazione si è ancora più  aggravata, in quanto neanche più le mozioni trovano tempestivo riscontro  nell’ordine dei lavori del Consiglio.

Ultimamente ho dovuto subire anche la presa in giro di accettare la  proposta del Presidente del Consiglio Comunale, che ha proposto di risolvere il  problema con un apposito consiglio Comunale da convocare ogni mese su tali  argomenti, al fine anche di smaltire l’arretrato. Tutto questo si è risolto con  una bolla di sapone in quanto al primo Consiglio Comunale convocato con all’OdG le interrogazioni ne sono state portate in Consiglio e discusse solo TRE, di  questo passo non solo non si da risposta all’arretrato, ma neanche a quelle  correnti. Tale Consiglio si è tenuto oltre un mese fa, dopo pesanti diatribe  all’interno della maggioranza, ed il secondo non si sa se e quando si farà. Nel  frattempo però si sono bloccate anche le mozioni.terracina_comune8

Altro pesante fardello sulle spalle dei non allineati è che si è messa in  piedi in maniera altrettanto irregolare un ulteriore meccanismo di limitazione  delle liberta e delle prerogative dei Consiglieri Comunali. Come è noto in base  alla legge 267/2000 (TUEL) il collaboratore del Consiglio Comunale è il  segretario comunale, oggi anche responsabile della trasparenza e della legalità,  che non viene coinvolto su tali problematiche dal Presidente del Consiglio  Comunale, il quale si rivolge ad un giovane ed inesperto, e mi fermo qui, vice  segretario, il quale è diventato il censore del lavoro dei consiglieri, infatti  le mozioni prima di essere portate in Consiglio Comunale passano tramite la  censura di questo soggetto anomalo, che non ha alcun titolo per esercitare tale  ruolo che tra l’altro non è previsto da nessuna legge o  regolamento.

Ulteriore elemento di doglianza da parte mia è il fatto  che abbiamo un’Azienda Speciale Terracina, nata e sostenuta per erogare servizi  sociali ma che con il passare del tempo si sta caratterizzando sempre più per  essere una multiservizi, in quando l’attività di erogazione di servizi sociali  si sta sempre più assottigliando a favore di altre attività quali la gestione e  manutenzione dei cimiteri comunali, gestione arenili comunali, parcheggi,  ufficio casa comunale con aggiramento del patto di stabilità ed altre attività  che sono in cantiere per essergli attribuite.

Attività che non sempre vengono svolte con la dovuta  regolarità tanto è che la stessa Azienda è stata multata dalla Direzione  Provinciale del Lavoro e dall’INPS per diversi centinaia di migliaia di Euro, ha  diverse decine di vertenze già in discussione presso la sezione lavoro del  Tribunale di Latina ed altre decine sono in corso di predisposizione da parte  dei dipendenti a causa del fatto che non viene rispettato il Contratto  Collettivo Nazionale di Lavoro.

 

*Il prefetto di Latina Antonio D'Acunto*
*Il prefetto di Latina Antonio D’Acunto*

Ho ritenuto opportuno fare la suddetta premessa per  DENUNCIARE il fatto che dallo scorso mese di Ottobre, vado a memoria, ho scritto  una ventina di richieste di accesso agli atti, che non hanno mai trovato  riscontro alcuno. Richieste di accesso agli atti fatte in base a quanto previsto  dall’art. 43 comma 2 della legge 267/2000 (TUEL) ed inviate complessivamente al  C d A, al Presidente del C d A Avv. Walter Di Pinto, alla Direttrice  dell’Azienda Speciale Dott.sa Carla Amici, al Sindaco Dott. Nicola Procaccini,  all’Assessore ai servizi sociali Dott.sa Roberta Tintari, Al Dirigente dei  servizi sociali del Comune Dott. Giampiero Negassi, al revisore dei conti  dell’Azienda Speciale Rag, Chiara Maria Tosti ed ai revisori dei conti del  Comune che sono stati gli unici che si sono preoccupati chiedendo loro stessi  gli atti da me richiesti senza mai riuscire ad avere, aimè anche loro, alcun  riscontro. Ho scritto anche al Presidente del Consiglio Comunale denunciando le  cose sopra riportate il quale a sua volta ha scritto all’Azienda sollecitando le  risposte, ma neanche questo è servito a nulla.

Ora ci troviamo anche di fronte alla violazione della del  Decreto Legge 6 Luglio 2012 n. 95 art.6 comma 4, in quanto si è approvato il bilancio  consuntivo del Comune senza la verifica reciproca dei conti tra l’Ente e  l’Azienda Speciale che doveva essere asseverata con un’apposita nota dai  revisori dei conti per poi allegarla al bilancio comunale.

Pertanto, alla luce dei gravi fatti sopra esposti, chiedo  il vostro sollecito intervento, ad ognuno per il ruolo e le responsabilità di  competenza, affinché in questo martoriato Comune, ci sia una svolta che porti i  cittadini, le associazioni di categoria, i sindacati i piccoli imprenditori e  così via,  a credere che  l’istituzione Comune è un punto di riferimento certo per loro e non solo un  luogo in cui continuamente si effettua una compra vendita indecorosa di  Consiglieri, Assessori e così via, come tra l’altro pubblicato sul sito del  Corriere di Latina, dove non ci siano Consiglieri Bancomat di posti di  lavoro.

Per ottenere questi risultati, di recupero di credibilità  della istituzione Comune, non si può prescindere dal restituire ai Consiglieri  Comunale il loro diritto sacrosanto di accesso agli atti e di non essere presi  in giro da un Presidente del Consiglio di parte.

Aspetto con fiducia di conoscere le vostre eventuali  iniziative in proposito e colgo l’occasioe per porgere Distinti  saluti.

Il Consigliere Comunale Vittorio Marzullo