Gaeta, caso pet-coke: Legambiente e comitato antinucleare scrivono alla Capitaneria di porto. Incontro col comandante Nicastro

"Cartelli di pericolo lungo la via Appia"
“Cartelli di pericolo lungo la via Appia”

Ora è stata coinvolta anche la Capitaneria di Porto di Gaeta sulla vicenda che nelle passate settimane ha già visto coinvolti il settore ambiente del Comune di Sessa Aurunca, in Provincia di Caserta, i carabinieri del medesimo Comune e anche l’Asl. La dispersione di pet-coke lungo la via Appia, trasportato dagli sbarchi di materiale al porto commerciale di Gaeta, è una vicenda che oltre ad allertare gli enti competenti ha messo sul piede di guerra anche cittadini e movimenti ambientalisti.

"Il comandante della Capitaneria di Gaeta Cosimo Nicastro"
“Il comandante della Capitaneria di Gaeta Cosimo Nicastro”

Proprio per questa ragione sia la sezione Legambiente di Sessa Aurunca che il comitato antinucleare del Garigliano, hanno chiesto anche un intressamento della Capitaneria di Porto di Gaeta, rivolgendosi direttamenta al comandante Cosimo Nicastro. Una lettera inviata questa mattina alla quale è seguita una risposta piuttosto immediata. Infatti l’incontro avverrà con tutta probabilità la prossima settimana.


Intanto proprio in riferimento alla dispersione del pet-coke, proseguono gli accertamenti dei carabinieri su un terreno sequestrato a ridosso del fiume Garigliano dove, “la feccia del petrolio”, così ribattezzato per la sua origine, è stato abbandonato in grosse quantità su un’area demaniale di circa 17mila metri quadrati. Anche per questo ultimo fatto in ordine di tempo, che vede anche l’interessamento del Fiume, e quindi di eventuali sversamenti a mare, è stato richiesto l’intervento della Capitaneria di Gaeta.

"L'area sequestrata a ridosso del Garigliano"
“L’area sequestrata a ridosso del Garigliano”

Di seguito il testo della missiva di richiesta incontro col comandante Nicastro: “Alla cortese attenzione del Comandante la Capitaneria di Porto di Gaeta sig. Cosimo Nicastro

 Oggetto: Richiesta incontro con la S.V.

Sono un coordinatore del Comitato Antinucleare Garigliano e sono iscritto al Circolo “Petteruti” di Legambiente di Sessa Aurunca (Caserta).

Le scrivo per chiedere la possibilità di conferire con Lei per in merito a ciò che sta avvenendo in prossimità di un deposito di pet coke situato al km. 158, 400 di proprietà della “Interport”.

"Le operazioni di bonifica finora condotte"
“Le operazioni di bonifica finora condotte”

Dopo aver ricevuto molte segnalazioni riguardanti un evidente annerimento del tratto di Appia antistante il suddetto deposito mi sono  recato sul posto in quanto già da anni conoscevo questa situazione per verificare da vicino quanto grave potesse essere diventata la situazione. Da questi sopralluoghi si è avuta evidenza che, a causa di un’abbondante dispersione di questo materiale dagli automezzi provenienti dal porto di Gaeta, entrambe le cunette a lato carreggiata sono abbondantemente ricoperte da polveri nere.

Sul lato direzione Sessa vi è una cunetta e, immaginando che riversasse le acque direttamente nel fiume Garigliano, abbiamo cercato lo sbocco di tale canaletta che cammina lungo la linea ferroviaria e finisce in prossimità del ponte ferroviario, proprio vicino alla riva del fiume.

A causa, inoltre, di articoli a mezzo stampa e di esposti da noi presentati, di cui allego copia, il comune di Sessa Aurunca ha chiesto all’azienda di intervenire con immediatezza ad una bonifica dell’area inquinata.

"Una fase dei lavori di bonifica"
“Una fase dei lavori di bonifica”

Dopo alcuni giorni notiamo alcuni operai coprire con teloni in plastica entrambi i bordi stradali iniziando, senza preventive caratterizzazioni e carotaggi, a rimuovere lo strato superficiale di circa 50 m. di un tratto del bordo direz. Roma.

Chiediamo telefonicamente all’azienda gestrice di quel tratto d’Appia, l’ANAS, se il cantiere attivato è di loro competenza, ci viene risposto che nessun loro cantiere è attivo in quell’area quindi chiediamo l’intervento del comune di Sessa che interrompe i lavori.

limite del deposito evidente la scia neraChiediamo di sapere dove è stato depositato il materiali sin lì raccolto senza venire a conoscenza del suo smaltimento finale fino a che, il giorno 12 maggio 2014, troviamo in un terreno adiacente al canale di cui sopra, abbondanti quantità di materiale che al tatto, alla vista e all’olfatto  si presentano decisamente somiglianti al pet coke, frammiste al terreno arato con l’evidente intento di occultarle, tenendo presente che vi sono evidenti tracce di veicoli per il movimento terra che hanno agito per riversare nel fiume parte del suddetto materiale.

Stavolta chiediamo l’intervento dei Carabinieri di Sessa Aurunca che dopo alcune ore di sopralluoghi mettono sotto sequestro alcune migliaia di metri quadri di fondo agricolo tutto prospiciente al Garigliano.

Sono anche disposto a fornirle copia del materiale video e fotografico di cui sono in possesso a supporto di quanto sin qui dichiarato”.

Pet-coke e Intergroup, l’ultimo mese 

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