Petizione ignorata, Brugnola scrive al sindaco. E’ da settimane che si parla del coinvolgimento dei cittadini in alcune scelte che riguardano il futuro della città. In modo particolare, l’argomento era stato affrontato in sede di consiglio comunale per scelte prese dalla giunta relativamente alla transition area, la famosa faccenda del Mab. In realtà, secondo l’esponente del Partito Democratico Franco Brugnola, il coinvolgimento dei cittadini dovrebbe essere inteso, come previsto dalla normativa vigente, in senso più amplio e per questo aveva raccolto 300 firme che ad oggi restano nei cassetti degli uffici comunali. Quindi Brugnola, prima di tutto come cittadino, ha scritto al sindaco di Sabaudia, Maurizio Lucci ma anche al presidente del consiglio, al segretario comunale ed ai capigruppo di maggioranza e minoranza.
“In data 30 aprile – si legge nella lettera – scorso ho consegno all’Ufficio Protocollo una Petizione,volutamente apolitica, corredata di oltre trecento firme per chiedere l’applicazione del comma 461 dell’art. 2 della legge 244/2007 mediante l’adozione da parte del Consiglio comunale di un regolamento attuativo.Desidero sottolineare che la norma in questione è totalmente inapplicata nel nostro comune e che la petizione è stata fatta per rammentare un obbligo di legge, la cui inadempienza comporta responsabilità. Essendo trascorsi oltre 20 giorni dalla presentazione della suddetta Petizione,senza che, come da Statuto, sia stato convocato il Consiglio comunale, con la presente presento formale sollecito affinché la questione sia posta al primo Consiglio comunale”.
Questa legge del 2007, prevede che i cittadini possano partecipare al controllo dei servizi pubblici, come ad esempio il servizio di raccolta rifiuti, uno strumento insomma che nei limiti delle competenze e delle responsabilità può dare possibilità ai cittadini di esprimere quantomeno un parere. Chissà se qualcuno risponderà a Brugnola ed alle 300 persone che hanno firmato.
