GIUDICE TRIBUTARIO CONDANNATO PER TANGENTI

Saverio Masi un giudice della sezione distaccata di Latina della Commissione tributaria regionale del Lazio, lo scorso aprile aveva chiesto ai rappresentanti della Gebetz di Frosinone, 40 mila euro per emettere una sentenza a loro favore riguardo a un accertamento fiscale. L’ex giudice è stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione dal gup di Milano Stefania Donadeo e inoltre dovrà risarcire con 10 mila euro la societa’ e con 5 mila euro il legale dell’azienda, che subì materialmente il tentativo di concussione.

Nella stessa inchiesta coordinata dal pm di Milano Maurizio Romanelli fù arrestato anche un consulente tecnico della commissione tributaria, Eugenio Mariani, che ha patteggiato la pena in fase di indagini.
I rappresentanti dell’azienda, avevano deciso di denunciare tutto alla magistratura milanese il quale ha provveduto a sorvegliare i due pubblici ufficiali, videoregistrando tutti i movimenti inclusa la richiesta della “mazzetta”.


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Latina, giudice tributario condannato per tangenti a 2 anni e 8 mesi

Lo scorso aprile era stato arrestato per aver chiesto ai rappresentanti di una società una mazzetta di 40 mila euro per emettere una sentenza a loro favorevole. Oggi Saverio Masi, che prima di finire in carcere era giudice della sezione distaccata di Latina della Commissione tributaria regionale del Lazio, è stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione dal gup di Milano Stefania Donadeo.

Nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal pm di Milano Maurizio Romanelli era stato arrestato anche un consulente tecnico della commissione tributaria, Eugenio Mariani, che ha patteggiato la pena in fase di indagini. Mariani e Masi, accusati di tentata concussione, avevano chiesto una tangente da 40 mila euro alla Gebetz di Frosinone, per emettere una sentenza favorevole alla società riguardo a un accertamento fiscale.

I rappresentanti dell’azienda, però, avevano deciso di denunciare tutto alla magistratura milanese. La richiesta della mazzetta, dunque, avanzata da Mariani anche per conto del giudice Masi, venne videoregistrata il 24 novembre 2009 dagli investigatori nello studio di Milano del legale della societa’. Masi e’ stato oggi condannato anche a risarcire con 10 mila euro la societa’ e con 5 mila euro il legale dell’azienda, che subì materialmente il tentativo di concussione.