Un passo indietro, causato da polemiche, e al quale ne sono seguite altrettante. Così ora si aggiunge anche l’ex assessore alla viabilità del Comune di Formia, Pasquale Cardillo Cupo, che ha chiesto le dimissioni dell’assessore Clide Rak, dopo l’annuncio e il passo indietro voluto dal sindaco Bartolomeo, sulla vicenda della rimodulazione delle modalità di sosta nelle zone del centro della città di Formia.
“Quale assessore uscente alla Viabilità ed alla Mobilità del Comune di Formia – commenta in una nota Pasquale Cardillo Cupo – non posso fare a meno di commentare la pantomima andata in scena in questi giorni sulla rimodulazione della sosta, anzi no, nel Comune di Formia. L’assessore Clide Rak annunciava con un divertente trionfalismo che questa nuova riorganizzazione era “ un lavoro che veniva da lontano ”, lasciando addirittura immaginare mesi e mesi di impegno del suo assessorato, nottate insonni nello studio e nella valutazione degli aspetti positivi e delle criticità di tale decisione.
Come se non bastasse tale novità avrebbe costituito per la città di Formia una rivoluzione talmente innovativa che avrebbe riportato la città addirittura indietro nel tempo, “lo Shopping cittadino ritornerà ai fasti degli anno 80’ ”, con un via vai di macchine dal centro cittadino e con attività commerciali prese d ’assalto.
Ma mentre i cittadini che avevano interesse ad usufruire del parcheggio multipiano correvano a fare l ’ abbonamento per approfittare della annunciata rivoluzione copernicana, mentre i residenti organizzavano clamorose forme di protesta per non essere stati tenuti nella minima considerazione dalla Amministrazione Comunale nella adozione della indicata decisione e per aver appreso della notizia solo tramite un “volantino”, mentre i commercianti pubblicavano entusiastici comunicati stampa e si organizzavano per approntare iniziative per la nuova rimodulazione della sosta, dopo neanche 72 ore arrivava telegrafico il comunicato del Sindaco di Formia, il quale con due laconiche righe annullava il lavoro che veniva da lontano dell’assessore e ci riportava, dopo essere stati per alcune ore catapultati ai fasti degli anni ’80, ai giorni nostri.
La rimodulazione proposta dall’assessore è annullata, tutto torna come è sempre stato e semmai se ne riparlerà ad estate inoltrata, cioè mai. Ora, senza entrare nel merito dell’iniziativa dell’assessore Rak, del caos generato e delle frizioni inutili create tra residenti e commercianti, quello che rimane sotto il profilo politico è una pessima figura, che denota una amministrazione scollata ed incapace ad assumere decisioni univoche e concordate. Sebbene si cerchi di far finta di nulla per continuare ad occupare poltrone, il dato politico che emerge nella sua interezza è di una gestione della cosa pubblica approssimativa ; qualunque Assessore di fronte ad una bocciatura simile e ad una figura barbina come in città non si ricordava da tempo, ma soprattutto qualunque persona dotata di un minimo di personalità, innanzi a tale sonora sfiducia non avrebbe esitato un istante a rassegnare le proprie dimissioni, non fosse altro per un moto di orgoglio e di autostima”.
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