Serie D, Terracina: primo passo verso la riapertura del Colavolpe

logo-terracina-calcioIl primo passo verso la riapertura del Mario Colavolpe è stato compiuto. Ieri si sono riunite le commissioni consiliari che hanno riguardato da vicino i lavori che dovranno compiersi affinché la struttura di via Ceccaccio torni agibile, facendo cadere i vincoli della questura. Cosa è emerso dalle commissioni bilancio e lavori pubblici? Sono arrivati i pareri favorevoli. Decisivi i voti dell’opposizione altrimenti la riapertura del Colavolpe sarebbe rimasta un miraggio. Dopo oltre sei anni qualcosa si muove. Nessuno dei consiglieri comunali si è opposto all’acquisto del terreno adiacente al Colavolpe. Prova di maturità è arrivata dagli esponenti dell’opposizione che hanno dato dimostrazione di voler risolvere il problema e quindi di tenere alle sorti del Terracina. Sel e Pd si sono astenuti, mentre Forza Italia ha votato a favore; anche il consigliere Venerelli da sempre avverso a questa giunta ha preferito non partecipare alla commissione. “Ancora una volta la maggioranza ha dato prova di non reggere l’urto come dimostra l’astensionismo di ieri – si legge nella nota del gruppo giovani di Forza Italia – Se non ci fosse stato il nostro sostegno il parere sarebbe stato negativo. Da parte nostra continueremo ad appoggiare le iniziative positive della città”.

Sul terreno indicato sorgerà la strada che porterà i tifosi del Terracina direttamente nel parcheggio antistante la Curva Mare e la tribuna senza entrare a contatto con i supporter ospiti. Parere favorevole anche per la costruzione del ponte che collegherà via Ceccaccio e il parcheggio della gradinata ospite. È bene precisare che questo è solo il primo passo. Affinché si proceda, il piano dei lavori dovrebbe essere approvato oggi in Consiglio Comunale.Se anche questo scoglio verrà superato, come si auspicano tutti gli sportivi terracinesi, si dovrà successivamente approvare il cambio di destinazione d’uso del terreno. Una volta che il terreno agricolo sarà edificabile l’iter si sposterà in Regione. Massimo 90 giorni, si spera qualche giorno in meno, e i lavori potranno essere affidati alla ditta che speriamo li completi nel più breve tempo possibile. Siamo all’inizio della storia, ma è comunque un passo storico se pensiamo che questa richiesta era stata fatta circa sei anni fa e poco o nulla era stato compiuto. Per fortuna buona parte della politica ha dimostrato di tenere alla città, anche se a conti fatti si è rischiato l’ennesimo fallimento.