‘Bomba’ Tar sulla raccolta dei rifiuti a Terracina. Il sindaco Procaccini: “Sorpresi e preoccupati”. Le varie reazioni politiche.

terracina_comune8Cambiano i nomi delle società, cambiano i loghi sui mezzi, ma la sostanza quella non cambia mai: a Terracina il servizio di raccolta dei rifiuti si porta appresso sempre, immancabilmente strascichi giudiziari e problemi. E parecchi grattacapi per i cittadini.

E’ di ieri pomeriggio la tegola del Tar che potrebbe rivelarsi un vero e proprio macigno: la sezione di Latina del Tribunale amministrativo ha praticamente mandato a casa la Servizi Industriali srl, che gestiva il servizio dalla scorsa estate, accogliendo il ricorso della seconda classificata, la campana De Vizia Transfer che dovrebbe subentrare il mese prossimo. Dulcis in fundo, si fa per dire, il Comune di Terracina dovrà tirare dal fondo delle tasche circa 150mila euro come risarcimento danni.


Nicola Procaccini
Nicola Procaccini

Una doccia ghiacciata per il sindaco Nicola Procaccini che ieri al Tar proprio non ci pensava. Questo il suo commento arrivato stamattina:

“C’è indubbiamente sorpresa e preoccupazione circa la decisione del Tar di ordinare il subentro della ditta ricorrente nell’espletamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Sorpresa innanzitutto, se pensiamo che il 12 settembre scorso è stata decretata la legittimità della procedura di avvalimento da parte della Servizi Industriali, respingendo la richiesta di sospensiva e affermando contestualmente l’infondatezza delle doglianze della DeVizia Transfer. Tutto con parole piuttosto chiare: “Tenuto conto che il contratto di avvalimento – avente ad oggetto aspetti “immateriali” – appare sufficientemente determinato, tanto più con procedimenti di gara aventi ad oggetto “servizi”, respinge la domanda cautelare, etc…”. Due mesi dopo tale decisione è stata anche confermata dal Consiglio di Stato. E nei giorni di mezzo venne sottoscritto il contratto tra il Comune e la Servizi industriali. Da ciò deriva la sorpresa nell’apprendere che entrando nel merito, 8 mesi dopo, lo stesso Tar ha dichiarato illegittimo l’avvalimento della Servizi Industriali.

Fatto salvo il totale rispetto istituzionale nei confronti dei magistrati estensori della sentenza, la nostra preoccupazione non sorge tanto dall’eventuale risarcimento del danno da parte del Comune di Terracina quantificato nel 2% del costo dell’appalto. Piuttosto, ciò che lascia sgomenti è il rischio che l’avvicendamento tra le ditte debba avvenire nel pieno della stagione estiva, con tutto ciò che ne conseguirebbe.

Ovviamente all’amministrazione comunale, come a tutti i cittadini terracinesi, non interessa il nome della ditta che svolge il servizio di pulizia della città, ma la qualità del servizio stesso. In questi ultimi mesi sono stati fatti passi da gigante sul fronte della raccolta dei rifiuti, da decenni il vero “tallone d’achille” di Terracina. Non passa giorno che io non venga fermato o contattato da cittadini e turisti per dirmi che finalmente la nostra città è dignitosamente pulita. Certo, siamo solo agli inizi del percorso che dovrà portarci a divenire un comune virtuoso, ma finalmente siamo partiti. E va dato merito alla Servizi Industriali per questo piccolo successo. Se dovesse un giorno subentrare la De Vizia, l’amministrazione comunale avrà lo stesso identico atteggiamento, collaborativo e rigoroso al tempo stesso, avuto in questi mesi con la Servizi Industriali. Da questo punto di vista non cambierebbe nulla.raccolta rifiuti

Nel frattempo, l’ufficio legale comunale promuoverà comunque atto di appello innanzi al Consiglio di Stato chiedendo unitamente alla sospensiva una tutela cautelare monocratica, quindi l’emissione di un decreto “inaudita altera parte” per sospendere nell’immediatezza l’esecutività della sentenza di primo grado. Nei prossimi giorni, forse mesi, si saprà come andrà a finire il contenzioso giudiziario. Ora lasciamo ad altri le speculazioni politiche di chi tifa sempre contro la città, per quanto riguarda l’amministrazione cittadina, continueremo a lavorare duro per la pulizia della città. Come prima, più di prima”.

Dopo la bocciatura del Consiglio di Stato dello scorso novembre la società campana evidentemente non ha mollato e ha fatto ricorso di nuovo al Tar, stavolta contro la determina dirigenziale con cui l’11 luglio dell’anno scorso il Comune di Terracina ha affidato per sei anni, importo a base d’asta complessivo dell’appalto 48.294000 euro oltre a 546.000 euro per oneri di sicurezza, i servizi di nettezza urbana, raccolta e trasporto dei rifiuti urbani all’azienda pontina del gruppo Fatone.

*Camion De Vizia*
*Camion De Vizia*

rifiuti.phpIn pratica la De Vizia, che aveva partecipato alla gara insieme alla spagnola Urbaser S.A., ha contestato la legittimità dell’esito della gara per tre motivi, come si legge nella sentenza del Tar: “(…)il contratto di avvalimento prodotto dalla Servizi Industriali – S.r.l. sarebbe stato privo di qualsiasi indicazione specifica dei mezzi o risorse materiali o immateriali poste a disposizione dell’aggiudicataria; la società Teramo Ambiente, ausiliaria, in forza del visto contratto di avvalimento era  per altro impegnata a garantire l’esecuzione del contratto, avente ad oggetto un servizio di dimensione analoghe, contravvenendo conseguentemente  al divieto di extraterritorialità dell’attività svolta; il procedimento di verifica – avviato dalla stazione appaltante a seguito della rilevata anomalia dell’offerta dell’aggiudicataria – si sarebbe svolto con inusitata celerità, come per altro confermato dalla lettura del verbale 17.7.2013, là dove emerge la mancata  richiesta di elementi giustificativi relativamente  alla contestata anomalia”.

Morale della favola: il Tribunale amministrativo ha revocato l’aggiudicazione fatta alla società del gruppo Fatone stabilendo che, dopo i necessari controlli sui requisiti, il servizio entro 30 giorni dovrà essere affidato alla De Vizia e che quest’ultima verrà anche risarcita per il danno subito fino a questo momento.

Ma oggi, domani, nei prossimi giorni cosa accadrà? I cittadini temono di ritrovarsi con i cumuli di immondizia agli angoli delle strade. Oltre a prospettare nuovi soldi da versare.

Intanto non sono mancate le prime reazioni alla decisione del Tar.

Vittorio Marzullo di Sel
Vittorio Marzullo di Sel

“La condanna anche e soprattutto del Comune, impone una seria riflessione  su come si è intrattenuto tutto il rapporto con la Servizi Industriali,  a partire dall’ordinanza sindacale del gennaio 2011 in cui si imponeva di mettere i  dipendenti in mobilità affinché l’azienda beneficiasse di contributi ed  agevolazioni previdenziali a cui non aveva diritto,  si trattava di molte migliaia di euro,  se sommati alla riduzione degli stipendi dei lavoratori con la eliminazione  degli scatti d’anzianità, per proseguire  poi con i conferimenti anomali in discarica, che sono costati altri centinaia di  migliaia di euro ai cittadini e per finire, una squilibrata valutazione dei  requisiti dell’asservimento, guarda caso sempre in direzione della Servizi  Industriali-scrive Vittorio Marzullo di Sel-Tutto questo è costato in questi due anni e mezzo lacrime e sangue alle  tasche dei cittadini, dei lavoratori, stressati da ritmi di lavoro inumani e da  scarsi mezzi di protezione individuale, per chi svolge un lavoro così delicato e  pericoloso. Qualcuno in tutta questa vicenda qualcuno doveva essere orbo, vedeva solo  da una parte e con un occhio solo. Ora si pone la domanda: chi pagherà tutti questi danni ai cittadini e ai lavoratori? Chi pagherà l’eventuale danno erariale? Ancora i cittadini oppure i politici responsabili di tutto questo?”.

Di Armata Brancaleone parlano i grillini: “Ormai è certo, l’incapacità dei nostri amministratori ha raggiunto i limiti della decenza, fino all’assurdo. Pare che nel nostro comune l’igiene urbana sia impossibile da gestire.  Il Tar ha accolto il ricorso della seconda ditta classificata in graduatoria e annullato il contratto di servizio con la Servizi Industriali.

Dopo 30 giorni il servizio la De Vizia dovrà subentrare nell’espletamento del servizio, e dunque aspettiamoci una prima parte della stagione turistica piena di “munnezza”… ma tanto ci siamo abituati.

Non parliamo poi del danno erariale procurato, visto che il giudice amministrativo ordina un risarcimento di 150 mila euro, a cui dovranno aggiungersi i possibili risarcimenti per la Servizi Industriali… indovinate chi paga?

Vi invitiamo alla lettura della sentenza che dimostra che c’è una sola soluzione…mandarli tutti a casa!”.Larmata-Brancaleone2

“In qualità di cittadino e di coordinatore di circolo di un partito politico, il Partito Democratico, che alle elezioni del 25 maggio scorso ha conseguito circa 4600 voti non me la sento di gioire per quanto accaduto alla Città con la sentenza del TAR sulla gestione dell’appalto dei rifiuti-dichiara Ivano Giuliani-Infatti in un momento di grave crisi e di congiuntura economica nazionale ed internazionale sfavorevole che mette a duro repentaglio la sopravvivenza di attività economiche e commerciali e la tenuta stessa delle famiglie, Terracina dal settembre del 2011, data della dichiarazione di dissesto, sta sopportando una pressione fiscale e tributaria come mai aveva conosciuto nella sua storia.

In qualità di avversario politico della attuale maggioranza che governa la Città pertanto in questo momento storico particolare non me la sento di gioire, perché tutto ciò che i nostri concittadini hanno dovuto subire in questi ultimi anni è andato ad incidere sulla carne viva di una intera comunità costringendola al pagamento di un prezzo altissimo, il suo oggettivo impoverimento.

Ora  se da un lato l’etica della responsabilità impone, anche in attesa del pronunciamento della sentenza definitiva del Consiglio di Stato, di non esaltare il fallimento dell’operazione politico-amministrativa messa in essere dalla giunta Procaccini dopo il fallimento della Terracina Ambiente, comunque il dato politico incontrovertibile è che i grandi sacrifici da noi sostenuti come comunità cittadina dal 2011 ad oggi nulla sono valsi a far si  che potesse finalmente cambiare rotta e direzione alla modalità con cui vengono impiegate le risorse pubbliche nel nostro Comune, ammontanti annualmente a circa 50 milioni di euro.

Ivano Giuliani
Ivano Giuliani

Appalti esosissimi ed insostenibili per garantire i pubblici servizi sia in materia di smaltimento dei rifiuti che di trasporto pubblico locale ed illuminazione.

Nel momento in cui si sarebbe dovuto, per rientrare dalla voragine del dissesto, attuare gestioni in economia si è invece deciso di confezionare appalti che stanno portando alla asfissia una intera collettività e soprattutto non invertire il corso della natura della spesa, quasi tutta spesa corrente, in spesa fatta di investimenti in conto capitale così da incidere in modo significativo sulle infrastrutture e ridisegnare una Terracina nuova e competitiva capace di essere veramente attrattiva.

Chi governa perciò abbia l’umiltà di analizzare il dato politico di tutta questa vicenda dietro la quale si cela nemmeno tanto velatamente tutto il fallimento di una stagione politica nata tra proclami roboanti e finita tra la spazzatura”.