Sperlonga, disco rosso al Lago Lungo: smontati gli ormeggi

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*Una presenza da subito sotto la lente d’ingrandimento delle autorità*

Il bacino è tornato ‘libero’. I pontili galleggianti al Lago Lungo di Sperlonga, che dalla loro posa avevano scatenato una sorta di giallo, con tanto di sequestro dei Baschi verdi, non ci sono più.

Sono stati tolti a seguito di un’ordinanza di ripristino dei luoghi giunta lo scorso 5 settembre a firma del pubblico ministero Giuseppe Miliano, che ha in mano le indagini sulla collocazione delle strutture nell’area protetta, eseguita nello scorso agosto da parte della Lega Navale, associazione no profit che sosteneva (erroneamente, come appurato dagli accertamenti delle autorità) di avere una regolare concessione della Regione Lazio.


Nei giorni scorsi, il gip aveva confermato i sigilli agli ormeggi, in teoria in grado di ospitare circa 99 natanti di piccole dimensioni. Ad anticipare di poco il Tribunale di Latina, però, il provvedimento di ripristino disposto dal pm titolare del fascicolo.

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*Lo specchio d’acqua dopo lo spostamento degli ormeggi*

Provvedimento che, al di là dell’interesse primario volto alla tutela del lago, è stato comunque teso anche alla salvaguardia delle costose strutture galleggianti di proprietà dell’associazione presieduta dall’ingegner Luigi Valerio – di un valore stimato in almeno 50mila euro – da eventuali danneggiamenti.

Pure perché a stretto giro di posta rispetto al sequestro i pontili in questione, oltre che galleggianti, erano divenuti ‘semoventi’: senza ancoraggio e spinti da venti e correnti, giravano in lungo e in largo per il bacino, con tutti i rischi del caso.

Situazione peraltro sottolineata proprio di recente dal referente pentastellato di Sperlonga Massimo De Simone, che per primo aveva sollevato il nodo dell’apertura del Lago alla nautica, pur non essendo sostanzialmente contrario alla svolta diportistica.

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*Interi giorni ‘a spasso’ per il bacino*

Ma perché i pontili sequestrati erano alla deriva? Un’errata collocazione da parte della Lega Navale? Sembra proprio di no. Semplicemente, pare, le strutture erano state disormeggiate da ignoti. Che prima sarebbero anche passati all’attacco, tentando di bucarne i galleggianti ed impregnando la superficie di passaggio di olio esausto.

Detto questo, resta ora tutto da capire il prosieguo della vicenda. Nel prossimo futuro, iter burocratico permettendo, la Lega Navale tenterà di riportare in auge il progetto della ‘nautica sociale’ nell’area protetta? E nel frattempo come agirà il Comune di Sperlonga, che aveva dato all’associazione il proprio placet per l’avvenuto spostamento della grata d’accesso al Lago Lungo? Si provvederà a richiuderla?

Comunque sia, ad oggi, l’unica cosa sicura è che gli accertamenti della Procura proseguono, e proprio nella settimana corrente la Forestale di Itri ha inviato in via Ezio gli ultimi carteggi inerenti sequestro e relative indagini.

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