Una lettera per declinare ogni responsabilità in caso di problematiche medico-legali “che potrebbero insorgere per questa organizzazione del servizio di guardia attiva”. A scriverla sono i medici in servizio nella Uoc Pediatria e Neonatologia dell’ospedale Goretti di Latina. A riceverla i responsabili di Asl e ospedale: il direttore generale Michele Caporossi, quello sanitario Alfredo Cordoni, il direttore sanitario del Goretti Gianfranco Giacomini e il responsabile dell’area medica Angelo De Blasio.
I dottori sono preoccupati per la nuova organizzazione delle guardie notturne: non più due medici per due reparti ma un solo medico per Neonatologia e Pediatria incaricato, inoltre, anche di effettuare le consulenze in Pronto soccorso – situato in un piano diverso rispetto a quelli dei reparti – per i pazienti under 14. Di fronte a una tale carenza di personale, purtroppo, l’errore potrebbe essere dietro l’angolo e così i medici hanno pensato di “cautelarsi” denunciando una situazione professionalmente insostenibile e soprattutto pericolosa per i piccoli pazienti.
Vale la pena ricordare che l’ospedale Santa Maria Goretti è il centro di riferimento nascite per l’intera Asl. Ciò significa che non è raro imbattersi in parti pretermine, gemellari o in generale a rischio. In questi casi l’assistenza immediata di un medico è fondamentale per garantire la salute della partoriente e del nascituro. E se durante la notte dovessero verificarsi contemporaneamente due parti a rischio? Senza contare poi che lo stesso medico di guardia avrà anche il compito di monitorare i bambini ricoverati in condizioni particolarmente difficili che, si legge nella lettera, “avrebbero bisogno di una guardia dedicata”.
