A Gaeta si muore due volte, il Comune chiede nuovi versamenti per i loculi

Cimitero di Gaeta

cimitero gaetaSi può morire due volte? A Gaeta pare proprio di sì. Solo nel senso figurato del termine ovviamente, perché a Gaeta in realtà si paga due volte per essere tumulati. Questo perché il Comune ha iniziato a chiedere nuovi versamenti di circa 700 euro, per tutti i cittadini che sono concessionari di loculi e cellette nelle cappelle. Secondo un avviso datato 20 agosto scorso, infatti, l’amministrazione comunale sta regolarizzando le concessioni a seguito di un censimento dei loculi con una ricognizione fotografica dei primi mesi del 2014. Insomma una serie di adempimenti che i legittimi titolari di loculi devono rispettare altrimenti l’amministrazione si riprende lo spazio cimiteriale, non si capisce con quali modalità, e lo riassegna. A meno che l’interessato non paghi due volte, o perché “spaventato” o perché non riesce a produrre la necessaria documentazione.

Eppure, nonostante l’avviso si riferisca a normative vigenti, senza però precisare quali, le normative vigenti di riferimento in materia di concessione loculi sono due. Ed entrambe sono totalmente violate da questo provvedimento. Anzitutto la legge madre, è il decreto del presidente della Repubblica numero 285 del 1990, che riconosce un diritto di 99 anni per un loculo in concessione. Prima del 1976, inoltre, il diritto era addirittura ultra 99ennale. Ma c’è di più: anche il regolamento comunale di polizia mortuaria del 2001, attualmente vigente, vieta tale operazione.


Se n’è accorto molto bene proprio il Giudice di Pace di Gaeta che qualche mese fa ha condannato il Comune di Gaeta a risarcire della somma erroneamente versata da una anziana donna, tutelata dall’avvocato Fabio Maria Vellucci,  e finita in questa quantomeno anomala operazione. E infatti il giudice scrive: ” … la titolare del siffatto diritto (la concessione del loculo, ndr), ha posto in essere un nuovo rapporto contrattuale con l’Ente per ottenere una concessione di cui già godeva ed era titolare, comportamento che fa ragionevolmente ritenere che operava nella erronea convinzione della insussistenza di un precedente diritto. L’istante, quindi, ha stipulato il nuovo contratto basandosi su una falsa rappresentazione della realtà fenomenica, prodotta da una conoscenza distorta della situazione negoziale. Trattasi di errore scusabile causato evidentemente sia dalla età avanzata dell’interessata, sia dall’affidamento che la stessa poneva sulla correttezza amministrativa dell’azione della pubblica amministrazione. Peraltro la controparte pubblica certamente non poteva ignorare l’esistenza del preesistente diritto in testa all’attrice, come può evincersi dal fatto che dava in concessione lo stesso loculo già nella disponibilità della contraente. Quindi il contratto risulta genericamente viziato e di conseguenza deve essere annullato”.

Insomma il Comune chiede soldi ad una cittadina, accusandola di non essere titolare di un loculo, questa paga perché spaventata o convinta della buona fede dell’amministrazione comunale, ma il Comune sa benissimo di chiedere una somma senza averne nessun diritto. Questa la sentenza. E che certamente crea un precedente fondamentale, viste le numerosissime richieste di ricorso arrivate da altrettanti cittadini dopo aver collettivamente delegato proprio l’avvocato Vellucci di portare avanti le istanze di contestazione del provvedimento comunale.

Una scelta politica senz’altro, per una materia tanto oscura quanto controversa. Basti ricordare a tal proposito i sequestri, le denunce e il ritrovamento di cadaveri ammassati, solo nel recente passato. Ad aumentare la confusione, inoltre, sono le nuove deleghe assessorili arrivate negli ultimi giorni da parte del sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano che ha dato al neo assessore Luigi Ridolfi le politiche cimiteriali, che peraltro non si capisce cosa abbiano a che fare con la sicurezza urbana, la protezione civile, la manutenzione strade ed immobili, il marketing territoriale, l’informatizzazione e soprattutto lo sport e l’edilizia sportiva. Mentre all’assessore Alessandro Vona rimangono i servizi cimiteriali.