Clan Ciarelli, arriva lo sfratto da 15 immobili: valgono 6 milioni di euro

Giuseppe De Matteis, ormai ex questore di Latina

Pugno duro della polizia contro il clan Ciarelli. La Questura di Latina, ha eseguito 15 ordinanze di sgombero emesse dall’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei  Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità Organizzata nei confronti del capostipite e dei figli di uno dei clan criminali più conosciuti nel capoluogo pontino. L’operazione di oggi segue quella già effettuata il 21 novembre scorso, in cui si è provveduto alla notifica di una prima tranche di ordinanze nei confronti di Ciarelli Antonio ed  alla sua famiglia. Anche nelle ordinanze odierne   viene comandato ai destinatari, su disposizione dell’ Agenzia Nazionale, di liberare, entro 30 giorni, 5 immobili indebitamente occupati dalla famiglia nomade, poiché facenti parte del compendio di beni ormai sottoposti da tempo a confisca definitiva.  Nel contempo i poliziotti hanno  consegnato nelle mani dei Ciarelli anche un’altra ordinanza in cui gli si ordina di pagare, entro 10 giorni dalla notifica, una somma che si aggira intorno ai 50 mila euro, per l’indebito utilizzo delle abitazioni. In altre parole tale famiglia  dovrà pagare una sorta di indennità di occupazione per aver dimorato in  quelle case  sine titulo. Gli appartamenti interessati a questa nuova  operazione sono  quelli di via Andromeda, Via Monte Giove, Via Luna ,Via Dei Sabini, tutti a Latina, e in via Porticina a Norma.

polizia1L’attività svolta segna la fine di un percorso, cominciato quattro anni or sono,  con l’imponente  operazione di polizia giudiziaria eseguita, nell’aprile del 2010, dalla Divisione Anticrimine, dalla Squadra Mobile e dal Servizio Centrale Operativo, che  permise di sequestrare tutti i beni mobili e immobili riconducibili alla famiglia Ciarelli. Come si ricorderà, a seguito dei  cruenti episodi delittuosi dei primi mesi del 2010 e, dopo l’arrivo degli agenti del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, gli investigatori della  Questura di Latina, Squadra Mobile e Divisione Anticrimine, portarono  avanti una serie di  indagini patrimoniali, con verifiche, accertamenti, sopralluoghi, finalizzati a scovare il patrimonio della famiglia Ciarelli, analizzandone altresì  il profilo criminale. Tali investigazioni hanno quindi originato prima il  sequestro e poi la confisca  di tutti i beni del clan, sulla base di un impianto probatorio idoneo a ritenere sussistente  la pericolosità dei soggetti in questione. All’epoca dei fatti  venne operata una confisca su un compendio di beni mobili e immobili, conti correnti, depositi e altro  per un valore di 6 milioni di euro. Questi immobili entrano a far parte del novero dei beni che, appena disponibili, potranno essere assegnati per fini istituzionali o trasferiti agli enti locali per finalità pubbliche.Quando tutte le incombenze formali termineranno si darà corso allo sgombero effettivo degli immobili  indebitamente occupati con spese a carico dei responsabili.


Tutto questo per il ripristino ed il rispetto della legalità, al fine di garantire la sicurezza dei cittadini della provincia pontina.