Quella pista ciclabile senza capo né coda (ma soprattutto coda)

Erano iniziati esattamente un anno fa, il 29 gennaio 2014, i lavori di realizzazione del percorso ciclabile che collegherà la stazione ferroviaria all’Ex Claudia, anch’essa interessata da progetti di riqualificazione e adeguamento alle norme antisismiche.

I progetti fanno parte del Plus (Piano Locale Urbano di Sviluppo) “Aprilia Innova”, grazie al quale il Comune di Aprilia ha ottenuto un finanziamento europeo di circa dieci milioni di euro e ha già posto in essere alcuni interventi di carattere sociale, mentre entro il giugno 2015 è prevista la realizzazione dell’asilo nido comunale in Via Giustiniano, il raddoppio del Giardino dei Sorrisi, luogo in cui sarà anche realizzata una serra fotovoltaica.


La consegna del cantiere della pista ciclabile, che alla fine costerà quasi messo milione di euro, era prevista tra 150 giorni. Vale a dire giugno 2014. Al 2 febbraio 2015, tuttavia, Aprilia ha solo un tratto di pista ciclabile che dall’inizio di via Aldo Moro si estende per via Guido Rossa e via Cagliari, per poi interrompersi bruscamente. È stata disegnata la segnaletica orizzontale e, terminato il cantiere, non si sono più visti operai. Ma davvero la pista è finita così, senza né capo né coda? Non si comprende come sarà possibile collegare la pista dall’inizio di via Moro alla stazione ferroviaria: lo spazio è ridotto al limite. Ma soprattutto come, da via Cagliari, possa arrivare alla ex Claudia. Il problema è di quelli che sembrano insormontabili: un fosso attraversato da un ponte stretto che certamente non può ospitare anche un tratto di pista. Mancano infatti 500 metri per giungere a destinazione, l’ex Claudia. Sono tanti i cittadini che passando su via Cagliari hanno espresso le loro perplessità in merito all’opera.

“Ci siamo presi un po’ di critiche, ma attendiamo la fine dei lavori – assicura il sindaco di Aprilia Antonio Terra – prima di giudicare. Questa è un’opera molto importante per la città nella quale sono stati inseriti anche altri interventi, come la rotonda di via Tiberio. Il tempo in queste settimane è stato inclemente, attendiamo che arrivi un po’ di sole per finire i lavori. Stesso problema anche per via Amburgo, lì dove abbiamo aperto la nuova scuola Toscanini: è inutile stendere l’asfalto se il fondo è pieno d’acqua, rischiamo che tra qualche mese si debba intervenire di nuovo”. Insomma, stiano tranquilli i cittadini: la pista ciclabile avrà un inizio e una fine.