Priverno, il Comune ricorre contro l’IMU sui terreni agricoli

Prosegue la battaglia dell’Amministrazione comunale di Priverno contro i provvedimenti che sono intervenuti a regolare l’imposta municipale propria (IMU) sui terreni agricoli o non coltivati.

Il Comune, supportato dall’ANCI Lazio, ha deciso di presentare ricorso davanti al Giudice amministrativo. Oggi (5 febbraio 2015), infatti, la Giunta ha autorizzato il Sindaco a conferire apposito mandato, nelle forme di legge, ad un legale individuato dall’Associazione dei Comuni.


Occorre ricordare che con il Decreto ministeriale n. 66/2014, “Decreto esenzione dall’IMU per i terreni montani”, era stata rivista la classificazione dei Comuni montani, eliminando i criteri precedentemente esistenti ed introducendo come criterio principale l’altitudine del Comune dal livello del mare ai fini del pagamento dell’IMU. Questi nuovi criteri hanno penalizzato Priverno che da Comune montano e, quindi, totalmente esente dal pagamento dell’IMU, si è ritrovato ad essere Comune parzialmente montano, con il conseguente assoggettamento al pagamento dell’imposta.

Dopo i risorsi al TAR da parte dell’ANCI, che per ora non hanno avuto esito positivo, il Governo è intervenuto con il Decreto legge, n. 4 del 24 gennaio 2015 che rivede l’IMU agricola per il 2015 con effetti anche sul 2014, stabilendo che l’esenzione totale (IMU) si applica solo nei comuni classificati totalmente montani. Mentre nei comuni classificati parzialmente montani, come Priverno, l’esenzione si applica solo ai terreni agricoli, nonché a quelli non coltivati, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali o concessi loro in comodato o in affitto.

Viceversa, non si applica a tutti gli altri cittadini, che dovranno pagare l’imposta dovuta per l’anno 2014 entro il 10 febbraio 2015. “Noi non ci arrendiamo – dice il Sindaco Delogu – perché riteniamo che non si possa continuare a far pagare ai cittadini il peso della crisi. Anche le ultime correzioni non hanno risolto il problema, perché una parte di cittadini dei Comuni parzialmente montani, come Priverno, saranno costretti a pagare comunque un’imposta ingiusta e vessatoria.

Questa scelta, inoltre, colpisce una fetta di popolazione e un settore che in un momento di difficoltà come quello che stiamo vivendo rappresenta una delle poche alternative alla crisi”.

“Il nostro impegno –conclude il Sindaco – è quello di tutelare i nostri concittadini e di arrivare con politiche più equilibrate di bilancio a ridurre progressivamente la pressione fiscale. Siamo stufi di fare gli esattori, noi siamo dalla parte delle persone e vogliamo testimoniarlo con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione, compresi i ricorsi giudiziari. Stiamo anche valutando la possibilità dal punto di vista legale di adottare un provvedimento di rinvio della scadenza del pagamento.

Vedremo se vinceranno le politiche di austerità o il sacrosanto diritti dei cittadini, e degli enti locali che li rappresentano, di dire una volta per tutte: basta!”.