OMICIDIO FRANCHINI: SETTIMANA DECISIVA PER IL PROCESSO

Di nuovo tutti davanti a quella casa. Forse per l’ultima volta. L’attenzione processuale e mediatica del processo a Giovanni Morlando, formiano accusato di aver ucciso nel gennaio 2009 Igor Franchini, torna sull’abitazione dove si è compiuto l’omicidio. Per la seconda settimana Andrea Calcagnini, il perito incaricato dal Tribunale di Latina, si troverà a misurare i tempi di percorrenza dalla villetta di Santo Janni al pronto soccorso dell’ospedale Dono Svizzero dove Morlando quella serà si fece curare per una ferita alla mano. Procuratasi cadendo dal motorino della ragazza del fratello racconta lui. Tagliandosi con il coltello sporco di sangue mentre infieriva sul corpo di Franchini sostiene la Procura. La difesa di Morlando, costituita dagli avvocati Pasquale Cardillo Cupo e Luigi Vincenzo, punta molto sulla risultato della perizia dei tempi. Secondo la difesa ci vogliono dieci minuti dalla villetta all’ospedale. Cinque secondo l’accusa. Otto ce ne ha messo il perito la settimana scorsa. Ad un calcolo diverso dei tempi seguono, considerato l’orario ipotizzato, protagonisti diversi, eventualmente responsabilità minori. é sostanzialmente questo quello che vuole dimostrare la difesa. Se non fosse per quella ferita alla mano nuovamente periziata martedì scorso. Da taglio o da sfregamento? Qui potrebbe esserci la prova. Martedì, quando i protagonisti si rientreranno in Corte d’Assise a Latina si potrebbero avere delle risposte definitive. E non solo dalle perizie disposte anche se quella medica potrebbe tardare. Da risentire ci sarà anche l’ex fidanzata di Igor. E altre risposte arriveranno giovedì da Roma dove la Corte d’Assise d’Appello è incaricata di decidere sulla ricusazione della Corte d’Assise di Latina. Tutto potrebbe ricominciare in caso di decisione favorevola alla difesa. O andare a naturale proseguio in caso sfavorevole.