Serie B, Latina – Parla Viviani: “Io seguito dal ct Conte? Quasi non ci credo!”

*Federico Viviani*

Il centrocampista del Latina Federico Viviani si racconta nel corso di una lunga intervista ai microfoni del magazine ufficiale della Serie B.

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*Federico Viviani, centrocampista del Latina*

Federico, Antonio Conte ha detto che ti segue con grande attenzione…
“È un complimento così bello che quasi non ci credo. Se vuoi la verità non pensavo che mi avesse visto giocare e che mi conoscesse a tal punto da esprimere un giudizio così positivo… Le sue sono parole alle quali spetta a me dare futuro, sapere che il Commissario Tecnico ti stima, però, trasmette un entusiasmo incredibile”.
Il Commissario Tecnico è attento anche ai giovani che giocano in B, questo è…
“Ti interrompo, perché quando ero alla Roma, dopo le 6 presenze della stagione di Luis Enrique, mi è stato detto che mi avrebbero ceduto in prestito per darmi l’opportunità di giocare con continuità. Inizialmente mi spiacque un po’ perché a farsi avanti erano soprattutto i club di B e non quelli di Serie A, poi, però, ho trovato un campionato duro, difficile, nel quale gli avversari ti pressano, non ti lasciano ragionare, nel quale per mettersi in evidenza non è sufficiente solo la tecnica. E poi: 42 partite sono moltissime, non c’è tregua…”
Quindi…
“Per un giovane che scende di categoria per maturare, non è assolutamente una bocciatura, anzi: la Serie B è una opportunità, per affacciarsi o riaffacciarsi alla Serie A da protagonisti. Guarda Florenzi e Perin, ma anche Rugani che Conte ha chiamato dopo un paio di mesi di A”.
Cosa ti è mancato in questi anni, questo è il terzo in B, per tornare in A?
“Fisicamente non sono superman, non sono molto alto, quindi sto lavorando molto per migliorare sempre più forza e resistenza, senza perdere le mie peculiarità. L’intensità, i ritmi della serie A sono superiori a quelli della B, è questa la via che devo seguire per essere pronto a fare in Serie A ciò che faccio qui a Latina”.
E l’Under 21?
“È diversa dalla Serie B, le squadre che si affrontano con l’Under 21 giocano molto la palla, c’è la ricerca del possesso, sono più propense a fare la partita. Potrei dirti che il modello di calcio dell’Under 21 è un modello molto europeo, nel quale non si gioca sull’avversario, ma ognuno cerca di esaltare le proprie qualità. In B, invece, è diverso, perché più tatticismo… Tutto, però, serve a crescere”.
Deve essere anche il pensiero di Conte.
“Non per piaggeria, ma con Carlo Ancelotti, è senza dubbio il miglior allenatore italiano e di crescita di calciatori se ne intende parecchio, guarda come ha lavorato con Pogba. Conte nei tre anni alla Juventus ha fatto cose strepitose: tre scudetti, ma non solo vedere giocare la sua Juve era un piacere, l’anno scorso con i 102 punti a dimostrato che bisogna giocare sempre per vincere”.
Federico, il tuo Latina, in questo momento è in difficoltà. Cosa fare per lasciarsi alle spalle la zona retrocessione?
“Il nostro è un ottimo gruppo e neppure noi ci capacitiamo di quanto è successo nel girone di andata. Il mercato di gennaio ha un po’ rivoluzionato la squadra, vedo tanta gente che ha voglia di allenarsi e di dare tutto, sono fiducioso. Ecco, noi dobbiamo credere maggiormente in noi stessi, purtroppo abbiamo perso molti punti negli ultimi minuti di partita e nel recupero, questo pesa non solo in classifica, ma anche nel morale. Ma non si può passare dal sogno dell’anno scorso all’incubo di questo”.
A proposito di sogno. A giugno c’è l’Europeo Under 21…
“Credimi, manca ancora molto tempo, c’è quasi un girone di ritorno da giocare e soprattutto una salvezza da raggiungere. Una volta ottenuta la salvezza penseremo all’Europeo 21, alla qualificazione alle Olimpiadi di Rio. A tutto… ma come ha dimostrato Antonio Conte con la Juve, ora dobbiamo essere concentrati solo sulla prossima partita”.