Omicidio Barlone, Ris di nuovo a Monte San Biagio. Continuano le indagini

Ancora lunghe ore alla ricerca di tracce. Dalla palazzina al civico 11 di via Roma teatro dell’omicidio, passando per la probabile via di fuga utilizzata dagli assassini, piazzale Saint Romain Le Puy e le sue scalinate.

Per buona parte della giornata di ieri, dalla mattina e fino alla prima serata, i carabinieri del Ris di Roma sono tornati a Monte San Biagio alle ricerca di elementi utili alle indagini sulla morte di Patrizio Barlone, l’ex diacono rinvenuto cadavere, dopo essere stato immobilizzato e picchiato, all’interno della propria abitazione lunedì 9, la mattina successiva alla festa patronale. Sul posto, nel corso della seconda venuta degli specialisti dell’Arma, anche il comandante provinciale Giovanni De Chiara, che dall’inizio sta seguendo da vicino l’evolversi delle indagini. Investigazioni rivolte in particolare verso l’aspetto economico, visto anche il vecchio arresto per usura a carico della vittima. E che si compongono di tante tessere che Procura e carabinieri stanno tentando di rimettere assieme. Mentre le audizioni proseguono senza sosta, si lavora contemporaneamente su più piani. Molte risposte, è sicuro, arriveranno nel corso delle prossime settimane da elementi differenti che andranno poi sovrapposti: i riscontri sui tabulati telefonici attualmente in esame; i frame catturati dalle telecamere nel cuore del paese; gli esiti finali degli accertamenti medico-legali e dei rilevi tecnico-scientifici del Ris.