Serie D – Aprilia: respinto il ricorso per la squalifica di Giovanni Esposito

La società F.C. Aprilia rende noto che il ricorso d’urgenza presentato ieri al giudice sportivo riguardo la squalifica di tre giornate inflitta al tesserato Giovanni Esposito è stato ricusato poche ore dopo. La società prende atto della decisione, pur non condividendola.

Nelle motivazioni della squalifica si legge, infatti, che Esposito è stato espulso «Per avere, a gioco fermo, “calpestato” la schiena di un calciatore avversario che si trovava a terra a seguito di un contrasto di gioco». Dall’analisi del filmato in possesso della società, sulla base della quale si è proceduto al ricorso, si nota come Esposito in quel momento desse le spalle al proprio avversario e, dunque, appare evidente l’involontarietà del gesto. In secondo luogo, le immagini mostrano come il contatto tra i due giocatori avvenga a seguito di un contrasto di gioco e solo in un secondo momento, cioè quando l’arbitro si avvede del presunto comportamento scorretto di Esposito, il gioco venga interrotto. Cade in questo modo l’aggravante del «gioco fermo».


È importante sottolineare come non si intenda assolutamente, con questo comunicato, minare la credibilità e la competenza degli organi della giustizia sportiva. Ma solo rendere noto come la decisione di respingere il ricorso sia arrivata con estrema velocità nonostante le argomentazioni addotte dalla società non rendano così ovvia la delibera del giudice sportivo.

Cosa ancora più importante, questa precisazione intende mettere in luce l’assoluta estraneità di Giovanni Esposito a comportamenti violenti come quelli descritti nel referto arbitrale e della giustizia sportiva. La stessa società F.C. Aprilia, se avesse in qualche modo concordato con quanto riportato nel Comunicato Ufficiale n° 99 della Lega, non si sarebbe prodigata in tale modo per difendere la sua reputazione e quella del suo tesserato. Ma, anzi, avrebbe proceduto essa stessa a punire il giocatore.