Morì in carcere a ottobre, caso archiviato: fu un suicidio

Il carcere di Latina
Gianpiero Miglietta
Gianpiero Miglietta

Nessun giallo sulla morte di Giampiero Miglietta e nulla su cui indagare ancora. Soltanto un suicidio. Queste le motivazioni con cui il sostituto procuratore Maria Eleonora Tortora ha chiesto di archiviare la morte in carcere del 38enne, apriliano d’adozione, imputato per l’omicidio dell’imprenditore terracinese Vincenzo Del Prete.

Il cadavere di Miglietta era stato scoperto il 16 ottobre scorso, a pochi giorni di distanza dall’inizio del processo per il delitto di Borgo Hermada. Il sostituto procuratore Tortora aveva aperto un’inchiesta e il fratello e il figlio della vittima, assistiti dall’avvocato Maria Antonietta Cestra, avevano consegnato al magistrato un documento, in cui avevano descritto tutti i loro dubbi e accusato apertamente la compagna di Miglietta, ipotizzando anche un’istigazione al suicidio.