Gaeta, vigili a pranzo con i soldi pubblici. Matarazzo: “1400 euro? Da censurare”

AGGIORNAMENTO – Il consigliere comunale di Gaeta, Udc, Giuseppe Matarazzo, torna a protestare per il pranzo, pagato con i soldi comunali, offerto ai vigili urbani in occasione delle festività di San Sebastiano. Al pranzo hanno partecipato, oltre ai 30 componenti del corpo e al comandante, anche il sindaco Cosmo Mitrano e i comandanti e dirigente di carabinieri, polizia e Capitaneria di Porto.Una prassi, ormai consolidata da alcuni anni, ma che a Matarazzo non va proprio giù.

“Sono a denunciare all’opinione pubblica l’ulteriore comportamento negativo dell’attuale amministrazione comunale di Gaeta. Infatti, come già denunciato in precedente seduta di Consiglio comunale, porto a conoscenza che in occasione della celebrazione di S. Sebastiano, patrono dei Vigili Urbani, che si celebra il 20 gennaio, si è avuta la brillante idea di far concludere i detti festeggiamenti dopo la messa, invitando a pranzo in un noto ristorante di Gaeta S. Erasmo gli appartenenti del corpo dei Vigili Urbani di Gaeta.


Giuseppe Matarazzo
Giuseppe Matarazzo

Tutto ciò è assurdo e inopportuno (e forse illegittimo) stante la grave crisi economica ed occupazionale che sussiste anche nella nostra città. Infatti il costo del pranzo a carico dei contribuenti gaetani è stato pari a circa 1400 euro, compresa Iva: tutto ciò, come riferitomi, è consacrato in determina dirigenziale predisposta dal funzionario di vigilanza/vicecomandante dei vigili urbani Dott. Mauro Renzi. Ma se il costo per persona sembra che era pari a circa 30 euro significa che oltre i vigili urbani, gli amministratori sono stati invitati altri soggetti. Chi sono?

Ritengo allo stato che tutto ciò è da censurare: mentre c’è anche nella nostra città chi vive in povertà o trova estrema difficoltà anche a fare la spesa qualcuno (soprattutto  in questo momento) festeggia utilizzando risorse pubbliche. Denuncio ciò invitando il sindaco (che pur se non responsabile di detto comportamento ora non può non intervenire sul responsabile di detta azione) a prendere posizione su questo deleterio comportamento. Chiedo che chi dopo la messa ha ritenuto di festeggiare pranzando (al di là del menù scelto) paghi di persona o paghino chi ha partecipato. Non può pagare sempre la città di Gaeta.

 

AGGIORNAMENTO – 16 marzo 2015 – Il consigliere comunale Pasquale Ranucci, a seguito di telefonata intercorsa nel pomeriggio di oggi 16 marzo, smentisce seccamente la propria partecipazione, che inizialmente avevamo riportato, al pranzo di cui si dà notizia nell’articolo. Ci scusiamo con il diretto interessato. Tanto si doveva.