Crisi politica Itri, il Sindaco: “Non avrei mai immaginato”

Il sindaco De Santis

“Non avrei mai immaginato, allorchè abbiamo intrapreso, nella primavera del 2011, quel viaggio in comune che, secondo le intenzioni, ci avrebbe dovuto portare lontano, ci avrebbe dovuto far volare alto, ci avrebbe dovuto, in parole povere, far voltare pagina nel modo di gestire la cosa pubblica – esordisce Giuseppe De Santis, sindaco di Itri – non avrei mai immaginato, dicevo, provare tanto stupore per quanto sta accadendo a poco più di un anno dalla conclusione di questa consiliatura che ha visto il popolo scegliere, in piena autonomia, la persona ritenuta dalla gente adatta a segnare l’inversione di rotta. Mi riferisco, nello specifico, all’episodio delle dimissioni da assessore e da vicesindaco di Giovanni Ialongo. In modo non conforme a quanto risulta agli atti è stato scritto allorchè si è parlato di dimissioni spontanee della persona interessata. A beneficio della verità vanno riportati i fatti così come essi si sono susseguiti cronologicamente. A seguito della sua ultima riunione, il direttivo del PD aveva dato corpo a una lettera, inviata allo scrivente, il cui contenuto è stato reso pubblico dallo stesso partito, con la quale inoltre si “liquidava” diplomaticamente il suo esponente in giunta, Giovanni Ialongo, presentando il gesto come una scelta di dimissioni spontaneamente rimesse dallo stesso nelle mani del sindaco.

La lettera veniva recapitata allo scrivente poco prima delle ore 11 di venerdi, lettera cui non era allegato alcun atto contenente le dimissioni,che, nell’arco dell’intera giornata, non sono mai pervenute nelle mani del sindaco. A questo punto, sulla scorta comportamentale di un partito che rimetteva nelle mani del sindaco le deleghe dell’assessore Ialongo, ho interpretato l’idea della segreteria e, dato che la persona interessata non si trovava in sede nella stessa giornata, ho notificato telefonicamente a Giovanni Ialongo la decisione del suo partito e quindi la necessità della revoca degli incarichi da me conferiti.


Voglio, in questo primo contatto con la gente, aggiungere qualche  particolare. Il mio comportamento, quello, cioè del sindaco eletto dagli Itrani, si è scrupolosamente attenuto allo spirito e ai contenuti dell’accordo programmatico sottoscritto all’atto del mio insediamento e nelle fasi successive, compreso il documento sottoscritto il 9 giugno 2014 a cui il Pd fa espresso riferimento, accordo nel quale si indicavano le linee operative del fine mandato della consiliatura, documento che faceva riferimento al Piano Pagnano, all’edilizia agevolata, al Piano Regolatore Generale, sottoscritto da tutte le forze politiche, me compreso, nel quale inoltre si faceva riferimento ad un coordinamento politico che doveva guidare questa fase, non certamente di competenza del sindaco ma delle forze politiche. Non sono stato io a tradire quello spirito e quel piano di lavoro, e lo dimostrano le numerose riunioni di maggioranza (ben 50 nell’arco di quattro anni).

Addirittura debbo purtroppo mettere in chiaro che il documento conteneva, per iscritto, i nomi e le deleghe degli assessori, indicati dai partiti e dai singoli referenti politici, che avrebbero dovuto rappresentare l’organigramma del governo locale, da me sottoscritto con lo spirito di una effettiva collaborazione politico-amministrativa. Le dimissioni dei due assessori in carica dal 2014 sono state spontanee e non imposte da me, mentre la posizione  di Ialongo è scaturita da un comportamento, il mio, che ha ricevuto l’input a metterlo in atto, dal deliberato del Partito Democratico. Chiudo ricordando che le opere realizzate o in via di ultimazione sono il frutto di un lavoro di squadra che parte da lontano. Tanto dovevo al popolo che mi ha votato e che continua a stimarmi! Il resto verrà a breve”.