Fondi, il comizio del candidato sindaco Faiola tra strali e (auto)denunce

Ha chiamato la cittadinanza a un deciso scatto d’orgoglio, accennato alle grandi criticità della città, lanciato strali contro il centrodestra forzista al governo da oltre un ventennio. Ad un tratto, in risposta a sostenuti “sabotaggi” elettorali, si è anche autodenunciato per aver fatto propaganda acustica abusiva.

Un comizio seguito e sanguigno, quello tenuto domenica pomeriggio in piazza Duomo dal candidato sindaco Arnaldo Faiola. Poco più di mezz’ora ad alto ritmo, per l’esponente appoggiato da “W Fondi”. Enfasi, teatralità, accorati appelli. Uno su tutti, quello di votare in piena libertà e non “in un certo modo”, dietro promesse che sono “solo illusioni”. Faiola ha invitato a “battersi per la propria dignità”, lasciando da parte personalismi e interessi.


Tra un invito al risveglio delle coscienze e l’altro, spazio a brevi focus sul turismo al palo, sul litorale sottoutilizzato ed il lago ridotto a “bomba ecologica”, sull’acqua pubblica e sul “carrozzone di raccomandati” di Acqualatina, sulla mancanza di infrastrutture a sostegno del Mof e sulla necessità dell’ormai mitologica Fondi-Ceprano. Immancabile, un passaggio sulla sanità e sul futuro dell’ospedale, oggetto del “gioco delle parti politiche” e preda di “dirigenti politicizzati”. Come pure immancabili sono state le critiche all’amministrazione del ricandidato Salvatore De Meo, accusata di spese eccessive in cene ed iniziative elettorali, e soprattutto di non aver rispettato “alcun punto del proprio programma”.

Durante l’appuntamento c’è stato anche spazio per alcune dichiarazioni a effetto. La prima riguardante il Mof, dove Faiola ha raccontato di essersi recato venendo fermato da un vigilante: “‘Qui non si fa campagna elettorale’. Gli ho detto chiama i carabinieri, fammi arrestare. Io sono colpevole, ma tu lo sei peggio di me perché dentro tanti stand c’erano i bigliettini, (…), c’era il nostro De Meo che correva a destra e sinistra. E volevano allontanarmi”. A seguire, altre parole di fuoco sul clima che si starebbe respirando ultimamente: “Ci hanno osteggiato in tutto e per tutto. Mi autodenuncio. Ho chiesto il permesso per andare a dire in giro (con gli altoparlanti, ndr) che c’era il comizio questa sera, e mi hanno sabotato anche all’ufficio comunale, i vigili. Io l’ho fatto abusivamente. E me ne assumo tutte le responsabilità”.