Caos in Comune, lite Aprea-Di Cesare … poi arriva anche la polizia

E’ stata una mattinata sull’orlo di una crisi di nervi quella passata martedì negli uffici del Comune di Formia. Una mattinata fatta di urla, litigi, discussioni e proteste, e solo l’arrivo della polizia ha scongiurato che in almeno una circostanza la situazione degenerasse. Hanno aperto le danze dapprima il consigliere comunale Mattia Aprea e il costruttore Williams Di Cesare. I due si sono incontrati e scontrati nella stanza del sindaco, e sono volate parole grosse, pare per un mancato saluto, ma forse per ben altri motivi alle spalle. Un classico botta e risposta, sullo stile della prova di forza, conclusosi con un offesa forse molto di moda di questi tempi: “camorrista”.

Ci è mancato poco che non si arrivasse alle mani. Alla fine anche l’arrivo del sindaco Sandro Bartolomeo ha riportato la calma, nonostante i giorni di confusione che sta vivendo l’amministrazione comunale, tra crisi di maggioranza non ancora risolta e la figuraccia sul caso Piccolino. Una calma breve per Di Cesare che, secondo quanto riporta, avrebbe incassato anche il disagio dello stesso primo cittadino relativamente alla posizione politica della moglie, Alessia Valeriano, consigliere comunale di maggioranza nella forma, ma poco nella sostanza, considerata ormai troppo distante, e di un certo clima che si sarebbe instaurato.


Poco dopo a far visita al primo cittadino sono arrivati, com’è ormai da consuetudine, un gruppetto di persone indigenti, spesso negli uffici comunali a chiedere lavoro o aiuto alle istituzioni. E come spesso accade la loro protesta è sfociata subito in una levata di urla e atteggiamenti minacciosi, così da rendere necessario l’arrivo della polizia, proprio come accaduto altre volte.