Grillini Apriliani: “Campagna “Comuni Ricicloni” nel Lazio, Aprilia assente ingiustificata”

Comuni Ricicloni è una Campagna nazionale realizzata da Legambiente, nata nel 1994, che in 22 anni ha conta un numero di adesioni sempre crescente da parte dei Comuni. L’iniziativa prende vita con lo scopo di analizzare, verificare e riflettere sugli sforzi compiuti in merito alla raccolta differenziata nei Comuni aderenti all’iniziativa e, quindi, nell’Italia in generale – lo rendono noto in un comunicato i Grillini Apriliani – .

Legambiente attribuisce ogni anno riconoscimenti alle comunità locali, alle amministrazioni e ai cittadini che abbiano ottenuto i migliori risultati nella gestione dei rifiuti: raccolte differenziate avviate al riciclaggio, esperienze di buona gestione, presenza di piattaforme ecologiche, acquisti di beni, opere e servizi che tendano alla valorizzazione dei materiali recuperati.


Le edizioni Regionali di Comuni Ricicloni si susseguono con l’obiettivo di monitorare, sensibilizzare e, in ultimo, premiare le comunità che ogni anno si distinguono per le migliori performance nella gestione dei rifiuti, nelle esperienze virtuose e nelle buone pratiche del riciclo.

Il 7 luglio u.s., l’iniziativa si è conclusa con la premiazione di alcuni comuni, ma pare che il Comune di Aprilia non abbia partecipato al progetto; infatti, nella tabella riepilogativa dei Comuni che hanno partecipato all’indagine, mancano i dati proprio del nostro. Se così è, perché la nostra Amministrazione non ha partecipato? I dati della nostra raccolta differenziata sono così deludenti?

La normativa nazionale individua precisi obiettivi da raggiungere per quanto riguarda la raccolta differenziata, con un minimo del 45% nel 2008 e del 65% nel 2012. Aprilia dovrebbe essere a circa il 34,9 %, ed a causa della percentuale inferiore al 40% quest’anno dovremo versare alla provincia circa 440.000,00 € che corrisponde al 5% degli incassi della TARI.

Questa cifra è, ovviamente, scaricata sul contribuente che paga questo 5% sulle bollette TARI; tale percentuale potrebbe scendere fino all’1% se la raccolta differenziata superasse il 65%, come previsto dalla normativa vigente. Insomma, la nostra Amministrazione continua a fornire dati rassicuranti sul futuro del porta a porta, ma dal 2009 ad oggi non solo sembra che il 65% sia ancora ben lungi a venire, ma sembra lontano anche un misero 40%! Nel frattempo – conclude il comunicato – i cittadini continuano a pagare quel 5% sulle proprie bollette.”