Fermato a Latina il sospetto killer del gioielliere del quartiere Prati a Roma

Inquirenti al lavoro sul luogo dove il titolare di una gioielleria del quartiere Prati a Roma è stato ucciso durante una rapina, 15 luglio 2015. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

AGGIORNAMENTO 19 giugno, ore 19.55  – I carabinieri di Roma hanno fermato a Latina un uomo di 32 anni, Ludovico Caiazza, napoletano, sospettato di essere l’autore dell’omicidio del gioielliere nel quartiere Prati, a Roma. Dalle primissime informazioni sembra che l’uomo fosse in possesso di una pistola e alcuni gioielli sui quali sono in corso verifiche.

Il gioielliere Giancarlo Nocchia sarebbe deceduto in seguito ad un colpo alla testa che gli ha provocato una profonda ferita con una grossa perdita di sangue. Ma sul corpo sono state riscontrate anche ferite d’arma da taglio: su una gamba e sulle braccia. L’ipotesi è che, alla reazione del gioielliere, il malvivente lo abbia prima ferito con la lama e poi impugnato un oggetto, probabilmente trovato nel negozio, e lo abbia colpito al volto.


Volto noto soprattutto a Formia dove risiedette alcuni anni, il 32enne napoletano tra il 2006 e il 2007 si rese protagonista di un traffico di stupefacenti, in particolare cocaina proveniente dal casertano, che nel giugno del 2007 portò all’arresto da parte dei carabinieri della compagnia di Formia, operazione denominata Forcella Formiana, di dodici persone. Oltre all’uomo arrestato per l’omicidio, all’epoca dei fatti 24enne, in carcere finirono anche la fidanzata poi deceduta per overdose, il fratello ma anche diversi personaggi di Formia, Minturno, Ponza, Terracina e del casertano tra cui spiccavano l’allora 27enne Marco Esposito e la compagna, allora 30enne, Gemma Roberti.

Pochi mesi prima dell’arresto, poi, sempre insieme al fratello, l’allora 24enne fu anche arrestato per violenza sessuale e una rapina commessa a Cassino da cui però, entrambi furono assolti.