Lotta al bracconaggio, “La Coturnice” continuerà a gestire l’attività di caccia nel comune di Lenola

L’Azienda Faunistico-Venatoria “La Coturnice” continuerà a gestire l’attività di caccia nel territorio del comune di Lenola sino al 2020. E’ quanto emerso a seguito dei pareri favorevoli e dalle autorizzazioni rilasciate dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, dal Comitato Tecnico Venatorio Provinciale e dalla Provincia di Latina. Tutto ciò nonostante la revoca, deliberata dalla maggioranza consiliare, dei terreni comunali assegnati all’azienda. Una revoca  risultata irrilevante ai fini del rinnovo della concessione.

Il Presidente Adelmo Cardi esprime profonda soddisfazione sottolineando la bontà di una linea basata sul rispetto delle regole e sulla lotta al bracconaggio. Come si ricorderà, l’amministrazione comunale di Lenola mesi fa ritirò i propri terreni inseriti nell’area faunistico-venatoria confidando in una analogo comportamento da parte dei privati. Quest’ultimi si  trovarono loro malgrado a subire pressioni e lusinghe finalizzate a provocare la chiusura dell’azienda venatoria e a crearne un’altra ad immagine e somiglianza dei gruppi politici che fanno parte della maggioranza consiliare.   Diventò famoso il manifesto del comune di Lenola tramite il quale venivano promessi soldi ai privati che vi aderivano.


L’aspettativa dell’amministrazione era insomma quella di creare le condizioni favorevoli per far giungere all’epilogo l’esperienza de “La Coturnice”. Fallita l’operazione con i privati, proprietari dei terreni, che non si lasciarono incantare, l’amministrazione tentò la carta del contatto con gli organi provinciali e nazionali preposti all’attività venatoria. Ma nei giorni scorsi proprio quest’ultimi hanno giudicato apprezzabile l’impegno dell’azienda di Lenola confermando tutte le autorizzazioni. Abbiamo “regolarmente adempiuto agli obblighi di legge inerenti la concessione” ed inoltre abbiamo “regolarmente realizzato gli interventi programmati nella gestione precedente”, ricorda Adelmo Cardi.

La conferma è stata indubbiamente un indiretto riconoscimento  all’attività svolta, anche se la denigrazione nei confronti de “La Coturnice” ancora va avanti nonostante le voci che indicano una sempre più marcata discordanza di opinioni: il continuo atteggiamento persecutorio del sindaco e di qualcun altro verso la locale azienda faunistica, comincia infatti a non piacere all’interno della stessa maggioranza.

Oltre tutto non possiamo non rilevare che nessuna iniziativa sino ad ora è stata presa dal sindaco e dall’amministrazione comunale per combattere il bracconaggio che impera a Lenola soprattutto nelle zone protette. Sollecitiamo pertanto un diverso comportamento in merito da parte dell’ente locale; ben sapendo che, insistendo su ciò – conclude il comunicato – continueremo a subire l’intolleranza e il rancore dei bracconieri ai quali invece qualcun altro offre la propria complicità per motivi elettorali.