Spigno Saturnia, dialogo in maggioranza

Il Comune di Spigno Saturnia

Lettera aperta a Marco e Raffaele Vento, consiglieri comunali a Spigno Saturnia, ed ex assessori, eletti nella lista “Prima Spigno”, dai consiglieri comunali Karim Giuseppe Tucciarone e Giovanni Tito Carlo Vento.

“Ci è sembrato opportuno, nonché doveroso, intervenire, a qualche giorno di distanza dagli eventi, per dare, forse, un ordine logico alla innumerevole sequela di opinioni e interpretazioni che sono fiorite a seguito della crisi prima e del rimpasto di giunta poi, o se volete, come qualche novello blogger e vecchio politicante ha appellato, la cacciata degli assessori Vento & Vento.


Nel Consiglio comunale, con irreprensibile deferenza dovuta alla pubblica assise, in piedi, immaginiamo per enfatizzare e sottolineare il grave momento istituzionale, abbiamo sentito l’assessore Raffaele Vento prima, e Marco Vento poi, riconoscere prima i meriti, e poi tessere le lodi, del neo-assessore Somma. Ricordare correttamente le proposte che hanno comunque raggiunto uno dei due assessori uscenti a continuare a far parte dell’esecutivo, rivestendo ancora il prestigioso incarico di vice-sindaco.

Inspiegabilmente però, ci si sorprende del ruolo assegnato ora alla stessa persona e si giustifica, con non ben precisate motivazioni cosa gli abbia imposto di declinare le proposte fatte ed anzi, si attacca il primo cittadino, imputandogli di non essere in grado di tenere a bada una parte della propria maggioranza. Gli equilibri politici si reggono su occasioni e congiunture: le condizioni al contorno anche in fisica definiscono un fenomeno e la sua ripetibilità.

Forse ci sarebbe voluto il coraggio di dire o tutti e due o nessuno? Magari però dichiarandolo in pubblico.
Quindi, nessuna “cacciata” ma purtroppo tutto nuovo per mancanza di disponibilità. Avete ricordato con apprensione, tra le altre, la decisione di rescindere la convenzione con i Comuni di SS. Cosma e Damiano e Minturno per la Segretaria Comunale di un anno fa. Se la memoria non ci inganna, avete usato l’espressione “far tremare i polsi”. Peccato che la decisione sia stata presa dal Consiglio comunale ovvero da tutta la maggioranza.

Successivamente, la De Filippis si è dimessa dall’incarico presso il nostro Comune per poter andare a prestare servizio a Minturno. Anche in questo caso nessuna “cacciata”: ricordatelo anche al consigliere Costanzo.

Dal breve intervento fatto a braccio e di cui non esiste purtroppo una precisa trascrizione, il senso che ci è sembrato aleggiasse è il seguente: “Abbiamo dovuto prendere decisioni importanti e di responsabilità prima, ora che non serviamo più potete fare a meno del nostro aiuto”.

Pregiatissimi avvocati, non pensiamo sia così. La dinamica politica è tutta interna alla nostra maggioranza e non crediamo che sia sorprendente ciò che è avvenuto. Lo spazio negato al consigliere Somma, comunque sia andata la vicenda della Comunità Montana, doveva essere trovato da noi e nel nostro esecutivo. L’aver ridotto l’assise consiliare a un dibattito politico interno e, perdonateci, a una esternazione sommaria, è sembrato un atto di debolezza da parte di tutti. Soprattutto da parte di chi aveva bisogno di una platea più ampia o di cercare consensi trasversali. Aver prestato il fianco a richiami di strategie e tattiche partitiche al cospetto di liste civiche ci fa sorridere e sembra enormità. Una tempesta in un bicchiere d’acqua.

Vogliamo rispondere a chi si è concesso la battuta che essere di Forza Italia sia il problema. Beh, questo non ha mai pesato né in un senso, né nell’altro, quindi, chi oggi si ricorda di esserlo anch’egli, farebbe bene a tenerlo presente sempre o, come maliziosamente qualcuno ha fatto notare, ciò potrebbe essere il cavallo di Troia per riaprire un cantiere ormai abbandonato.

Pensiamo in verità che la prova di forza sia stata deleteria per tutti e non crediamo che oggi ci sia un vincitore. La vostra competenza è preziosa ed è stata sempre molto apprezzata e tenuta nella dovuta considerazione: non c’era il bisogno di appoggi estemporanei e passeggeri. Il tempo smusserà alcuni spigoli oggi troppo aguzzi e speriamo che quanto dichiarato pubblicamente possa essere veramente così. Il peso del mandato avuto dai cittadini deve essere onorato e servito, anche se alla prima occasione, l’abbandono dell’aula ci è sembrato in contraddizione con questo principio. Ci auguriamo che sia stato un momento di comprensibile frustrazione e che entrambi non farete mancare il vostro sostegno e la vostra competenza alle decisioni che si dovranno prendere nell’interesse di Spigno.

In conclusione, tanto per rispondere a chi pensa e scrive che il Sindaco abbia fatto tutto questo per liberarsi dell’ingombrante presenza di due laureati, professionisti, ovvero persone validissime (secondo chi scrive), dimostra soltanto la propria chiusura mentale e la propria grettezza“.