Simeoni in Senato: “Dopo Don’t Touch lo Stato intervenga a Latina”

Ivana Simeoni

Riportiamo l’intervento della Senatrice Simeoni, del gruppo Misto, in merito all’operazione di polizia Don’t Touch: “Onorevoli colleghi, ieri, i giornali di Latina hanno titolato: «Terremoto criminale», «Gomorra pontina», «Decapitato il clan Di Silvio», «Malavita, politica e calcio». (minuto 660)

Latina è la mia città e dovrei piangere lacrime amare nel leggere queste notizie, ma la verità è che ormai non riesco a provare neanche più rabbia per queste cose: solo un grande senso di disgusto. È chiaro che il modello mafia capitale è vigente in molte città italiane, soprattutto al Centro-Sud, ma non solo. Ci sono città italiane in balia di sistemi criminali, di individui che si permettono di dire: «Questa città è roba mia! Qui comando io! Io sono il re!».


Apprendiamo che spesso sono clan di persone di etnia rom, o meglio zingari, come li chiamavamo prima che arrivasse il politicamente corretto ed il radical chic. Questi clan fanno uso di violenza, di bullismo, di usura, gambizzano e uccidono, gestiscono traffici di droga, corrompono pubblici ufficiali, vigili, carabinieri, addirittura arrivano ad assoldare dei rumeni per organizzare bande armate di rapinatori. E lo Stato che fa? Cosa fa lo Stato mentre questi feroci criminali prosciugano le nostre città dall’interno? Magari aspetta che la magistratura da sola risolva il problema, ma sappiamo benissimo come funziona la giustizia italiana: le carceri, per alcuni, hanno porte girevoli. Molti degli arrestati hanno detto alle famiglie di aspettare qualche giorno e che presto sarebbero stati di nuovo a casa. Purtroppo sarà così e magari il Governo, per non scontentare nessuno, varerà un nuovo indulto: alla faccia delle leggi anti-corruzione, dell’ANAC e della legalità tanto sbandierata negli ultimi anni.

La verità è che la politica è lassista, non si interessa al problema anche perché molto spesso è collusa; infatti, in questa inchiesta è indagato un deputato della Repubblica. I politici hanno capito che eliminare i clan mafiosi non conviene, perché sono un buon centro di acquisto voti e spesso possono anche risolvere problemi di carattere personale.

Onorevoli colleghi, il caso di Latina è solo l’ennesimo episodio del fallimento costante delle istituzioni e della politica, e la situazione non cambierà perché manca la volontà di cambiare le cose. Anzi, questo ramo del Parlamento sta per diventare un parcheggio per persone inquisite che cercano impunità: tutto l’opposto di quello che servirebbe a questo Paese. La direzione che abbiamo preso con questa legislatura è del tutto sbagliata ed ho paura che ormai sia troppo tardi per cambiarla.

Voglio però ringraziare e complimentarmi con il questore di Latina, che da quando è arrivato ha sgominato diverse bande mafiose. Ringrazio Giuseppe De Matteis per questa ulteriore operazione denominata “Don’t touch” e ringrazio infine il procuratore aggiunto Nunzia D’Elia.”