Fondi, riordino scuole: anche dal “Pacinotti” si va all’attacco

L'esterno del Pacinotti di Fondi

Il nuovo corso degli istituti superiori di Fondi alla luce del piano di riordino approvato dalla Provincia per il 2016-2017 continua all’insegna delle polemiche. L’obiettivo, che ora dovrà passare al vaglio della Regione, è la nascita di un polo liceale e di uno tecnico, con annesso “risiko” che tra le altre cose porterà all’unificazione del “Pacinotti” e del “de Libero”, con la bellezza di 771 studenti riuniti nella sede dello stesso “Pacinotti”. Decisioni e dinamiche che non piacciono per nulla a chi si è trovato attore principale del dimensionamento suo malgrado. La prima voce a levarsi contro le disposizioni della provincia era giunta dall’Itc “de Libero”. Critiche che hanno aperto la strada a quelle, ancor più dure, targate Itt “Pacinotti”.

Corsi e ricorsi


Il Comitato docenti dell’istituto di via Appia lato Itri entra a gamba tesa. “La Provincia ha accolto quanto indicato dall’amministrazione comunale, il cui obiettivo è creare il polo liceale e il polo tecnico. Tutto lecito, se non che la storia dura ormai da tre anni, con addirittura un ricorso avanzato presso il Tar dai docenti del Pacinotti. Ricorso bloccato in quanto nell’estate 2013, pochi mesi prima della sentenza, la Regione stralciò le scuole di Fondi dall’allora piano, tanto che il giudice dovette dichiarare ‘cessata la materia del contendere’. Ma oggi la storia si ripropone, la materia del contendere non è cessata. ‘Errare è umano, ma perseverare è diabolico’. Ancora una volta c’è chi pensa di potersi muovere liberamente, spinto da una missione salvifica, fuori dalle procedure di legge che tutti devono rispettare, a maggior ragione chi la legge la rappresenta. O cosa ancora più grave per chi amministra è non conoscere minimamente la legge”.

Il Comune “terzo incomodo”

Dal Comitato docenti gettano ombre sul percorso tracciato da Comune e, dunque, Provincia: “Le scuole autonome, come il ‘Pacinotti’ (unico istituto della Piana con autonomia scolastica, ndr), hanno personalità giuridica e non possono essere coinvolte quando ci sono altre scuole senza autonomia, come il ‘de Libero’ e il ‘Gobetti’. È possibile solo se ci sia un’intesa, in questo caso solo se il ‘Pacinotti’ vuole svendere una fetta della propria offerta formativa. L’intesa deve avvenire tra scuola e Provincia e non tra Comune e Provincia. Il Comune risulta quindi il terzo incomodo, che confonde, tra l’altro, gli ambiti dei saperi affini con le parole liceo e tecnico. Si viola ogni procedura di legge, senza mai motivare perché la proposta di unificare tutte le scuole superiori in un unico polo non può andare bene”.

Battaglia a oltranza

Come già in passato, per far valere le proprie ragioni dal “Pacinotti” andranno avanti a testa bassa. “C’è chi pensa di poter spacchettare l’Itt, impacchettare una parte di alunni e lavoratori e spedirli dove si vuole, infischiandosene della legalità, dei danni patrimoniali all’istituzione scolastica, dei danni esistenziali prodotti alle persone e all’offerta formativa”, dicono dal Comitato docenti. “Di fronte a tanto scempio una cosa è certa, coloro che si ritrovano coinvolti in un procedimento che non li doveva riguardare non staranno zitti e fermi, né subiranno passivamente decisioni che ritengono stabilite fuori dalle legge”.