Fondi, “gioco delle tre scuole”: perde solo il Pacinotti

Dal liceo “Gobetti” restano col sorriso, dall’Itc “de Libero” vincono la loro battaglia. Con l’amaro in bocca, solo l’Itis “Pacinotti”, l’unico dei tre istituti superiori fondani dotato di autonomia: nel “gioco delle tre scuole”, nonostante una trasferta a Roma in extremis, a perdere è stato proprio il “Pacinotti”. Con la Regione che ieri, venerdì, avrebbe dato il placet al piano di dimensionamento scolastico che per il 2016-2017 prevede l’esordio nella Piana di un polo liceale e uno tecnico. Novità all’insegna di trasferimenti e accorpamenti, e che in questi giorni ha portato il mondo scolastico locale in subbuglio.

Decisioni controverse


*La sede storica del "de Libero"*
*La sede storica del “de Libero”*

Martedì, alunni, genitori e docenti di “de Libero” e “Pacinotti” a sfilare in corteo spedendo una delegazione dal sindaco. Da mercoledì, gli studenti del “Pacinotti” ad occupare la sede di via Appia lato Itri in “autogestione prolungata”. Prima e dopo, interventi da tutti e tre gli istituti coinvolti nel riordino: il “Gobetti” a favore, gli altri contro. In un’escalation che ha spaccato la scuola locale. Quali, le modalità del piano della discordia approvato dalla Provincia a inizio dicembre? Nel polo liceale, da collocare nella sede del “de Libero” in via San Magno, il “Gobetti” e gli alunni del liceo delle scienze applicate, indirizzo finora al “Pacinotti”. Per il “Pacinotti”, un accorpamento con il “de Libero” nel polo tecnico, con annesso trasferimento di quest’ultimo nella sede di via Appia lato Itri, da condividere con alunni e personale del “Pacinotti” . Queste, le decisioni che hanno alzato il polverone. Ma che, di fronte alle proteste, la Provincia ha “limato” martedì. Dietrofront solo parziale: niente trasferimento del “de Libero” dal “Pacinotti”, piuttosto il percorso inverso; nella sede del “Pacinotti”, poi, il “Gobetti”. Per il resto, tutto confermato.

Il “de Libero” non si muove

Ripensamento che ha portato il “de Libero” a seppellire l’ascia di guerra. Senza però tirarsi del tutto fuori: i rappresentanti d’istituto hanno espresso solidarietà agli studenti del “Pacinotti”: “Noi abbiamo lottato per evitare di essere spostati, loro stanno lottando per evitare lo smembramento. Anche se differenti, entrambe le battaglie sono state e sono giuste”. A seguire, una sottolineatura: vada per un dimensionamento scolastico “inevitabile”, ma “senza prendere decisioni affrettate”.

“Pacinotti”… azzoppato

regione_lazioDecisioni che, stando alle indiscrezioni, sarebbero state comunque prese ieri pomeriggio: la Regione avrebbe dato l’ok alla proposta finale della Provincia. Così fosse, a nulla sarebbero valse le rimostranze dei vertici del “Pacinotti”, che avevano anche tacciato il nuovo corso di illegalità. Come a nulla sarebbe valsa l’occupazione degli studenti, o la corsa all’ultimo minuto in Regione: ieri mattina, una delegazione Itis era stata ricevuta alla Pisana da un’addetta alla segreteria del vicepresidente Massimiliano Smeriglio. Una lotta per evitare il trasferimento in una sede inadeguata e il depauperamento dell’offerta formativa probabilmente inutile.