Come deturpare una meraviglia della Natura rinunciando a 180mila euro? A Formia si può

E’ difficile decidere da dove cominciare a raccontare questa storia. Perchè le notizie bizzarre sono tante, e anche di una certa importanza, tutte racchiuse in un’unica vicenda. Prendiamo uno dei più bei panorami che il sud del Lazio – o forse l’Italia intera – possa offrire e, all’improvviso, facciamo sorgere un’enorme antenna per la trasmissione del segnale WiMax (internet) proprio nel bel mezzo di questo splendore, dove l’unica cosa che l’uomo fino ad oggi ha deciso di inserire artificialmente sono due panchine per goderne lo spettacolo. Ma chi può aver mai deciso un tale scempio? Un governo cittadino – l’amministrazione comunale di Formia – che non solo è di centrosinistra, quindi in teoria legata per tradizione a temi quali la tutela dell’ambiente, ma che è composta da Pd e niente meno che Sinistra, ecologia e libertà (il cui assessore di riferimento è Maria Rita Manzo che detiene le deleghe alla Tutela del Patrimonio Ambientale e Naturalistico, Scuola e Pubblica Istruzione). Alla faccia dell’ecologia e del patrimonio ambientale. Una decisione a beneficio di una ditta, la Ellecom di Latina, alla quale si è deciso di non fare pagare il canone di locazione per l’installazione su territorio comunale di 180mila euro annui.

Fortunatamente, almeno per ora, lo scempio è stato scongiurato, in Consiglio comunale le minoranze hanno chiesto una interrogazione consiliare ( Interrogazione Udc – Generazione Formia – Idea Domani) e ignoti hanno deciso di esprimere il proprio dissenso compiendo un blitz di “Guerrillia gardening”, e arredando il sito dove è stata predisposta l’area per la colata di cemento della base, con fiori e piante. Una specie di azione dimostrativa tipo quelle che metteva in campo l’attuale assessore Claudio Marciano, con deleghe alla Sostenibilità Urbana (Acqua pubblica, Energia, Mobilità, Rifiuti); Politiche giovanili; Innovazione digitale e “Città intelligenti”, quando si trattava di protestare contro l’occupazione del parco De Curtis con un parcheggio camper. Decisione poi confermata dall’amministrazione comunale di cui fa parte.


Insomma di intelligente nell’installazione di una enorme antenna di ricezione nel bel mezzo di un panorama mozzafiato sul Golfo di Gaeta, che guarda fino alla Campania, c’è davvero poco. Ma ancora meno c’è nella decisione di annullare l’importo del canone di 180mila euro (Determinazione e convenzione contratto tra Comune di Formia ed Ellecom) dovuti dalla società Ellecom di Michele Lo Sordo al Comune di Formia – peraltro non si capisce scelta in che modo – in cambio di:

  • Revisione totale dell’impianto di videosorveglianza attraverso la fornitura e la sostituzione delle telecamere guaste con un modello full Hd ad alta definizione ed installazione nuovo sistema di visualizzazione ed archiviazione immagini video presso il comando di polizia locale e comando carabinieri.
  • Revisione dei ponti radio usati attualmente per la videosorveglianza con reindirizzamento dei segnali verso le nuove postazioni per ottimizzare il flusso video/radio.
  • Fornitura ed installazione di 5 hot spot Wi-fi nelle aree indicate dall’amministrazione comunale.
  • Primo intervento tecnico da svolgersi nei giorni feriali dalle 8 e 30 alle 17 e 30 e comunque entro le 12 ore dalla segnalazione del guasto.

Secondo il Comune di Formia questa dotazione tecnica compensa “ampiamente” la cifra di 180mila euro. Così è stato deciso con la delibera di giunta votata il 16 ottobre 2014, con la quale si individuano due particelle sul Monte di Mola e a Castellonorato come punti di installazione.

antenna 2Ora, va detto che la Ellecom ha ottenuto di installare simile apparecchiatura anche sul Monte di Mola. Si tratta di antenne per la tecnologia WiMax, ovvero una tecnologia di trasmissione senza fili d’accesso a banda larga. Quella tecnologia che oggi vendono alcune compagnie per la fornitura domestica di utenze internet senza fili. E infatti proprio la Ellecom – secondo quanto affermano – ha partecipato alla fase di Start Up di una di queste società, la Linkem. Va detto che per questo tipo di tecnologie è stata alimentata una prospettiva di “copertura a banda larga per un ampio raggio (fino a 50 km) da ciascuna stazione base, con la conseguente possibilità di utilizzo della tecnologia per ridurre il digital divide. I test condotti sul campo hanno però rivelato prestazioni nettamente inferiori. In particolare, da una sperimentazione della fondazione Ugo Bordoni condotta in Italia tra il 2005 e il 2006 è emerso che, sulla frequenza di 3,5 GHz in condizioni di visibilità ottica, le prestazioni sono accettabili per distanze al più di qualche chilometro, che si riducono a poche centinaia di metri in condizioni di assenza di visibilità ottica”. (fonte Wikipedia)”. Abbiamo contattato telefonicamente la compagnia Linkem, per conoscere la copertura del loro servizio. Ci hanno confermato che a breve, nelle prime settimane dell’anno prossimo, cioè fra qualche giorno, ci saranno le tecnologie di diffusione del segnale ad oggi quasi completamente assenti nel territorio comunale di Formia.

Insomma, si attendeva la colata di cemento per completare la base di installazione dell’antenna già lunedì scorso, ma per ora si è deciso di sospendere. A lanciare il primo campanello di allarme è stato il Meetup del Movimento 5 Stelle di Formia – con Paolo Costa e Delio Fantasia – seguito dal sito satirico Luridi.it. Poi, come detto, l’interrogazione consiliare dell’Udc e il blitz di ieri con piante e fiori.

Cartello dei lavori
Cartello dei lavori

Insomma il buco creato per installare l’antenna è stato coperto. Il cartello installato secondo legge per documentare i lavori – peraltro irregolare perchè privo della ditta esecutrice dei lavori, il titolo autorizzativo e il protocollo – pure è stato rimosso. Per ora insomma è tutto fermo e non sappiamo cosa accadrà. Sta di fatto che questa amministrazione comunale non ha un buon rapporto con gli atti amministrativi relativi all’installazione di antenne di ricezione telefonica, o internet, come in questo caso. Solo poche settimane fa infatti la maggioranza ha bocciato un provvedimento proposto dalla giunta che consentiva l’installazione di un secondo apparecchio di ricezione all’interno di un terreno privato in via Pietra Erta di proprietà della società Fonte Verde, dell’imprenditore Maurizio Simeone. Una vicenda dalla quale si è creato un gran rumore a causa del fatto di aver raccontato che proprio Simeone intrattiene una relazione con la delegata alla legalità e alla trasparenza del Comune di Formia Patrizia Menanno – un conflitto di interesse – in una vicenda i cui contenuti sono appunto di legalità e trasparenza. Perchè tutto nasce da una vittoria al Tar di Simeone su una prima installazione datata di qualche anno. Quella sentenza arrivava dopo l’opposizione del Comune all’installazione su quel terreno, riconoscendo l’eccezione a quella installazione. Il Comune non si è appellato, ma anzi la giunta ha inteso allargare quella eccezione su tutto il terreno lasciando spazio ad ulteriori installazioni. Il Consiglio ha bocciato.

Ad oggi Simeone resta infatti l’unico privato cittadino di Formia ad avere un’antenna di ricezione, la cui installazione, è bene precisare, la decidono le compagnie secondo le proprie ed autonome esigenze logistiche. Va tuttavia ricordato che se il Comune di Formia adotta un piano antenne è perchè vuole battersi per le proprie scelte politiche. Ora, quel piano non solo prevede installazioni esclusivamente su aree comunali, ma questa stessa decisione è stata presa per monetizzare a beneficio del pubblico e non del privato. Quindi negli ultimi due casi raccontati non si è fatto ne l’una e nè l’altra cosa.

Alla fine tante domande restano senza risposta. Perchè piazzare lì quell’antenna? Qualcuno si è accorto di cosa stava firmando? Perchè si è scelta la Ellecom? Con quale criterio? E perchè non si fa rispettare il piano comunale monetizzando l’installazione? Chi ha deciso sulla convenzione? E chi ha stimato che il valore degli interventi offerti valgono 180mila euro? Non lo sappiamo, e allora vorrà dire che nel frattempo ci siederemo a guardare il paesaggio … per ora.