Terracina, in due finiscono in carcere per l’omicidio di Bellomo

La scorsa notte i militari della compagnia dei carabinieri di Terracina, in collaborazione con il personale del nucleo investigativo del Comando provinciale di Latina, hanno sottoposto a fermo di pubblico ministero i due giovani tunisini, S.M. di 22 anni e S.H. di 23 anni, il primo già gravato da precedenti di polizia, che si sono resi responsabili di rissa e concorso nell’omicidio del 32enne Gino Toni Bellomo.

omicidio-terracina-dicembre2015-h24notizie-3In particolare i due stranieri nella notte tra il 26 e il 27 dicembre – a seguito di una lite per futili motivi con la vittima, verificatasi all’interno del bar “Artis” in piazza Garibaldi a Terracina e proseguita anche all’esterno del locale, hanno aggredito e percosso violentemente, con pugni e calci al volto e al capo, il 32enne provocandone poco dopo la morte a causa della gravità delle lesioni riportate, per darsi poi alla repentina fuga e far perdere le proprie tracce.


Le articolate indagini condotte a ritmo serrato, in assoluta sinergia dai reparti alle dipendenze del comandante provinciale di Latina e in stretto raccordo con l’autorità giudiziaria, concretizzatesi in attività tecniche, visioni delle immagini catturate dai sistemi video-sorveglianza presenti sul luogo del delitto ed escussioni dei numerosi testimoni che hanno assistito ai fatti, hanno consentito, in sole 36 ore, di identificare e localizzare i due correi i quali, consci ormai di essere braccati dagli inquirenti, nella tarda mattinata di ieri si sono consegnati agli stessi alla presenza del loro difensore di fiducia.

All’esito dei due lunghi interrogatori svolti negli uffici della Procura della Repubblica di Latina, il sostituto procuratore, concordando pienamente con l’ipotesi investigativa formulata dai militari operanti, ha dichiarato in stato di fermo di indiziato di delitto i due giovani, disponendo la loro traduzione in carcere, dove si trovano ristretti in attesa di essere sottoposti all’interrogatorio di garanzia da parte del giudice per le indagini preliminari.