Un tapiro d’oro a sostegno della maggioranza di Mitrano, ma Coscione non può avere urbanistica

E ora? Cosa succederà? Ma insomma, ci pensate? Il Pd e Forza Italia insieme, il ribattezzato Partito della nazione che guida – come un rinnovato Patto del Nazareno – l’ultimo Comune teatro dell’assedio che la formazione della Nazione neanche la voleva. La storia sa essere bizzarra davvero. Ma tant’è! E’ sciocco sorprendersi, dopotutto, tutti sapevano che Pina Rosato, con l’aiuto e l’incoraggiamento dell’assemblea locale e provinciale del Pd e del deus ex machina il senatore Claudio Moscardelli, sarebbe stato il nuovo presidente del Consiglio comunale di Gaeta a sostegno della maggioranza di Forza Italia. Tutti tranne che la maggioranza, il sindaco e la stessa Rosato (rimasta in silenzio in una lunga, combattuta e controversa discussione che ha preceduto il duplice voto prima di decretare l’elezione) che ieri cadevano dalle nuvole, agli attacchi della minoranza, “indignata” da tanto compromesso, storico davvero. E non solo perchè la Rosato è la prima donna presidente del Consiglio comunale di Gaeta, ma anche perchè è la prima ad annullare le distanze tra destra e sinistra in tali circostanze. Roba che neanche Dc e Comunisti ai tempi di Moro e Berlinguer. Insomma la Rosato è da tempo che sostiene questa maggioranza, dall’inizio della consiliatura, ed è davvero debole la giustificazione secondo la quale c’era bisogno di un presidente di garanzia, perchè se per garanzia si intende la ricerca di un presidente indiscutibilmente super partes, significa anzitutto che Coscione non lo era – e allora non lo mantieni quattro anni e soprattutto non lo ringrazi per lo splendido lavoro fatto – eppoi non la garanzia non la si cerca a pochi mesi dalla scadenza del mandato. E’ allora evidente anche ai bambini che si tratta di una menzogna, la verità è un’altra.