***video***SEQUESTRO, LESIONI, RAPINA, TENTATA ESTORSIONE: LA SQUADRA MOBILE EFFETTUA TRE ARRESTI


Sequestro, lesioni, rapina e tentativo di estorsione. Con queste accuse nella giornata di ieri il personale della Squadra Mobile di Latina ha proceduto al fermo di indiziato di delitto del 36enne Marco Giorgi, del 37enne Michele Pezzulo e delll’altro 37enne Massimo Cavallaro. L’arresto segue avviate immediatamente dopo aver appreso del sequestro, delle lesioni , della rapina e del tentativo di estorsione posto in essere nei confronti di due giovani di Latina avvenuto alle 23.30, circa, del 16 aprile. Alle ore 2.50 del 17 aprile, infatti, perveniva una telefonata al 113 con la quale due ragazzi richiedevano l’intervento della Polizia di Stato in quanto riferivano di essere stati malmenati e rapinati. La pattuglia della Squadra Volante intervenuta, identificati i due richiedenti, apprendeva dagli stessi che alcune ore prima Marco Giorgi si era introdotto armato di pistola nell’abitazione di uno dei due e, dopo aver chiesto loro il saldo di un presunto credito di circa 500 euro, li aveva malmenati e costretti a salire  a bordo dell’autovettura dell’altro giovane e , sempre sotto la costante minaccia dell’arma, li aveva condotti presso il pub Legend in Latina. Una volta all’interno del pub avevano trovato ad attenderli tre persone che, a loro volta, li malmenavano sino a quando i due malcapitati non riuscivano a scappare ed a chiamare la Polizia. Gli agenti della volante accompagnavano a quel punto i due presso il pronto soccorso del Santa Maria Goretti dove venivano entrambi medicati e dimessi con prognosi per  di 15 giorni. Personale della Squadra Mobile avviava immediate indagini che consentivano di individuare gli autori dell’aggressione, nonché i ruoli avuti nel grave atto criminale posto in essere. Si accertava difatti che oltre quanto già indicato per il Giorgi, Michele Pezzullo veniva individuato come colui che  aveva ripetutamente malmenati e impedito ai due giovani di allontanarsi dal locale , mentre Massimo Cavallaro come colui il quale, oltre ad aver partecipato al pestaggio, aveva minacciato uno dei due ragazzi piantando un coltello a serramanico nel tavolo ove erano seduti e accanto alla mano dello stesso. Sulla scorta di quanto sopra, essendo emersi in modo inequivocabile gravi indizi di colpevolezza gli agenti procedevano alla ricerca dei tre che venivano tutti rintracciati presso le proprie abitazioni. All’esito di tutte le attività espletate si è ritenuto indispensabile l’adozione del fermo di indiziato di delitto sussistendo la concreta possibilità che gli stessi potessero sottrarsi ai rigori di legge, in virtù della gravità dei reati contestati,  rendendosi irreperibili o reiterare il reato, stante su di essi gravino numerosi precedenti penali e di polizia e la concreta possibilità che potessero altrimenti indurre le vittime a ritrattare quanto denunciato, in considerazione dell’esplicita minaccia rivolta loro mentre scappavano “Non chiamate Polizia o i Carabinieri altrimenti vi ammazziamo”. Nel corso di contemporanee attività d’indagine, personale della locale Squadra Volante, approntate le dovute ricerche, rinveniva alle prime ore dell’alba  il veicolo oggetto di rapina  in Via Helsinki, in zona limitrofa all’abitazione del deferito Massimo Cavallaro. A formalità espletate tutti e tre i fermati sono stati  associati alla Casa Circondariale di Latina a disposizione dell’autorità giudiziaria.