Olimpiadi di Rio: un terracinese conquista la tredicesima medaglia italiana

Puntavano al podio. E lo hanno conquistato con un finale di gara travolgente, così centrando la tredicesima medaglia italiana alle olimpiadi di Rio de Janeiro in Brasile. In acqua al Lagoa Stadium, ai piedi del Corcovado, a prendersi il bronzo anche il 21 enne terracinese Matteo Lodo, il più giovane del quattro senza senior, barca campione del mondo in carica. Con lui il capovoga Giuseppe Vicino, Matteo Castaldo e Domenico Montrone. 

Il passaggio sul traguardo dell'equipaggio azzurro
Il passaggio sul traguardo dell’equipaggio azzurro

LA FINALE – Una gara scandita dalla supremazia di Gran Bretagna e Australia, la prima titolare del record mondiale sulla distanza e imbattuta nel XXI° secolo, campione da quattro edizioni olimpiche, la seconda anche lei apparsa di un altro pianeta. In acqua 1 ci sono gli azzurri affiancati, in acqua 2, dai sudafricani che fino ai 1500 metri rimangono davanti. Inglesi e australiani scappano subito, l’Italia resiste, studia il Sudafrica che ai 500 metri conduce di poco più un secondo e 31. Un attimo. Ai mille metri è ormai chiaro che l’Italia si gioca la medaglia dei normali con l’equipaggio africano. Stessa situazione ai 1000 metri e ai 1500 quando l’Olanda si affaccia pericolosamente dalla corsa sei. Proprio sul traguardo che dà il via alla frazione decisiva, l’equipaggio azzurro cambia il passo: la velocità si impenna, i colpi salgono fino a 46 negli ultimi trecento metri, più dei sempre spaziali inglesi che vanno a confermare per la quinta volta di fila l’oro, Australia seconda


Tre i secondi che gli azzurri rifilano sul traguardo ai sudafricani quarti.

Matteo Lodo
Matteo Lodo

LE DICHIARAZIONI – Così il terracinese Matteo Lodo ha commentato alle telecamere Rai dedicando la medaglia conquistata al nonno che da qualche anno non c’è più: “Sono scappati ma siamo sempre rimasti lucidi e sapevamo che avevamo una grande parte finale. Meglio una medaglia olimpica di un trionfo mondiale”.

 

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