Appalto dei rifiuti “col trucco”, condanne definitive per il caso Eco Ego

La Corte di Cassazione

Nessun ribaltamento: sentenze di secondo grado confermate integralmente, nel processo sulla Eco Ego e sull’appalto “col trucco” per la raccolta dei rifiuti di Minturno.

Vicenda giudiziaria iniziata sette anni in seguito alle indagini della guardia di finanza di Formia su un servizio messo in campo senza tener conto delle disposizioni del capitolato, e che nella tarda serata di giovedì ha portato ad esprimersi anche i giudici della Corte di Cassazione di Roma: dopo una lunga camera di consiglio, gli ermellini hanno deciso per ricalcare in toto le decisioni della Corte di Appello, come del resto chiesto nel corso della requisitoria dalla pubblica accusa.


Confermate anche dalla Suprema Corte, dunque, le condanne nei confronti dell’imprenditore Vittorio Ciummo e della figlia Augusta, il primo andato incontro a una pena di 5 anni, la seconda di 2 anni e mezzo, dell’allora segretaria della società Anna Antonia Romano (2 anni) e del funzionario comunale Liberato De Simone (3 anni e mezzo).

Lo scorso anno, in concomitanza con la sentenza di appello, erano stati assolti per non aver commesso il fatto Romolo Del Balzo, Giuseppe Sardelli, Carmine Violo, Anacleto Fini e Ruggeri Gerardo.