VIDEO – Tra i contatti del terrorista di Berlino, la Questura dopo l’espulsione del tunisino: “Attività sinergica”

“Un’attività frutto di un’ampia sinergia”, anche con le moschee e le associazioni culturali islamiche della provincia. E’ quanto sottolineato lunedì mattina nel corso della conferenza stampa svoltasi presso la sala riunioni della Questura pontina per illustrare i dettagli dell’operazione che ha portato all’espulsione di un 37enne tunisino collegato ad Anis Amri, il terrorista autore della strage di Berlino dello scorso dicembre, nel 2015 per un periodo ad Aprilia, nella frazione di Campoverde.

Destinatario del provvedimento Alhaabi Hisham, professione bracciante, residente a Latina e regolarmente in Italia dal 2011, imbarcato domenica a Fiumicino su un volo di sola andata diretto verso il suo Paese natale.


Un soggetto ritenuto a margine delle indagini molto vicino agli ambienti dell’estremismo religioso targato Isis, e che rappresenta il terzo tunisino residente in terra pontina allontanato negli ultimi mesi per motivi di sicurezza dello Stato, leggasi radicalizzazione.

Prima di lui era toccato ai connazionali Ghidaoui Moez, espulso il 25 febbraio, e Triki Mohamed Hachemi, espulso a marzo 2016. Anche loro, allo stesso modo di Amri, risultati in contatto telefonico col 37enne, rintracciato sabato dalla Digos in un casolare di via Montello, alle porte di Latina.

 A PAGINA 2 – IL VIDEO DEL BLITZ DELLA DIGOS IN CASA DEL TUNISINO