La scuola “Gianni Rodari” di Itri resta chiusa

La scuola di piazzale Rodari a Itri non aprirà i battenti lunedì mattina. Una notizia che viene confermata direttamente dagli uffici comunali, in particolar modo dal sindaco Antonio Fargiorgio che in una nota inviata alla dirigente, Lidia Cardi, specifica: “Il completamento degli ultimi lavori interni ed il perfezionamento dell’iter procedurale finalizzato al rilascio del certificato di collaudo definitivo rendono inevitabile questa determinazione”.

Una scelta che il primo cittadino rappresenta di aver fatto per “la sicurezza degli utenti” che dal canto loro non hanno accolto la notizia di buon grado. Tanta l’amarezza che si registra tra i genitori dei giovani studenti del plesso. Per quanto Fargiorgio abbia sottolineato come “sia assolutamente necessario conseguire le certificazioni previste per legge, prima di mettere a disposizione della collettività l’edificio scolastico”.


Una misura per la quale il sindaco chiede la collaborazione della dirigente per svolgere tutti gli adempimenti necessari per ovviare ai disagi in quanto si dice “consapevole dei disagi anche in relazione all’espletamento delle mansioni degli uffici e dell’organizzazione di una struttura così complessa ed articolata soprattutto in occasione dell’avvio del nuovo anno scolastico”. Disagi inevitabili, nonostante siano stati messi a disposizione di alunni, corpo docenti e personale dipendente della “Rodari” alcune aule dell’istituto Agrario di piazza Pertini “dove dislocare in parte gli uffici e l’aula consigliare per eventuali riunioni con il corpo insegnanti”.

La dirigente preso atto della situazione ha dichiarato la propria disponibilità a collaborare seppure evidenziando: “Con estremo rammarico, anche alla luce dei disagi che verranno arrecati agli alunni, alle famiglie, al personale tutto, procederemo alla modifica organizzativa delle attività didattiche prevedendo, presso il plesso San Giovanni Bosco, l’alternanza delle attività didattiche per le classi della scuola primaria e della scuola media (con inizio del turno pomeridiano per la scuola media) al fine di garantire agli alunni la frequenza che rappresenta il nostro principale interesse”.