Sigaretta elettronica: è meno pericolosa di quella tradizionale?

Sono ormai trascorsi più di 10 anni da quando le prime sigarette elettroniche hanno fatto il loro ingresso sul mercato europeo. Da allora di passi in avanti ne sono stati fatti, ma la diatriba tra chi dichiara che siano un ottimo metodo da impiegare per smettere di fumare e chi le ritiene comunque dannose è ancora accesa. Sono diverse le ricerche in merito, anche se nessuna ancora conclusiva e non è stato possibile ad oggi valutare gli effetti a lungo termine dell’uso di questi dispositivi. La questione ruota intorno al fatto che il liquido sigaretta elettronica non contiene alcun tipo di sostanza dannosa, se non la nicotina. Ma cosa avviene quando questo liquido viene scaldato?

Il “fumo” dello svapo
Le principali differenze tra sigarette elettroniche e bionde tradizionali sono l’assenza di tabacco nelle prime e la diversa temperatura del “fumo” prodotto. Con queste sigarette infatti ciò che viene aspirato in realtà non è vero e proprio fumo, ma vapore, causato dal riscaldamento di un liquido contenente glicole propilenico, glicerina e aromi di vario genere. Questo permette di evitare la produzione della gran parte delle sostanze nocive contenute nel fumo di sigaretta, prodotte dalla combustione del tabacco e della carta che lo avvolge. Le sostanze presenti nel liquido per lo svapo sono ritenute sicure, anche perché da tempo utilizzate nell’industria alimentare e per altri scopi. Questo però solo se utilizzate alle temperature corrette e per tempi ridotti. Inalare a lungo il vapore prodotto dal riscaldamento del glicole propilenico e della glicerina può portare ad irritare buona parte del sistema respiratorio, favorendo l’insorgenza di bronchiti e riniti. Stiamo però parlando di un utilizzo intensivo e continuativo nel tempo e, in ogni caso, si tratta di problematiche la cui gravità è ben minore rispetto ai danni causati dal fumo delle sigarette tradizionali.


Un uso improprio
Un’altra problematica riguardante le sigarette elettroniche e la salute dipende dall’uso corretto o meno di tali dispositivi. Se si mantiene una temperatura corretta lo svapo è totalmente sicuro; alcune ricerche puntano il dito sull’utilizzo improprio di questo tipo di dispositivi, utilizzando resistenze di cui si può aumentare il Voltaggio, per raggiungere temperature molto elevate. Il risultato è quello di causare la produzione di formaldeide, rilasciata dalle sostanze contenute nel liquido. Alcuni ricercatori hanno però mostrato come sia irrealistico pensare che uno svapatore manometta la sua sigaretta elettronica solo per poterne aumentare la temperatura, anche perché da questo tipo di manomissione non risulta uno svapo più piacevole. Inoltre la gran parte dei dispositivi oggi in commercio sono dotati di sensori di controllo, che spengono la resistenza quando raggiunge temperature troppo alte. Un altro tipo di uso improprio consiste nell’utilizzo di liquidi con elevate quantità di nicotina, da svapare in tempi brevissimi, fino ad assumere quantità eccessive di questa sostanza, potenzialmente dannosa. I liquidi con nicotina dovrebbero invece essere utilizzati per scalarne l’assunzione, nelle persone che soffrono di dipendenza dalla sostanza. In effetti in Italia esiste il divieto di vendere e-cig e liquidi con nicotina ai minorenni e per questo sono disponibili liquidi privi della sostanza.